Le lacrime di Totti. La sportività e l’orgoglio di Ranieri. Il rammarico di Perrotta per le occasioni perse. La Roma piange ma è anche fiera, com’é nel suo carattere, al termine dei 90 minuti di Verona che le lasciano in mano un pugno di mosche anziché lo scudetto.
L’impresa era vicina: la Roma, con il 2-0 al Chievo, si è trovata per oltre mezz’ora (18 minuti di gioco più l’intervallo tra primo e secondo tempo) con lo scudetto sul petto.
Poi Milito e l’Inter hanno riportato Ranieri e il popolo giallorosso alla realtà.
Alla fine della gara il capitano della Roma è andato sotto la curva occupata al Bentegodi dai romanisti, in lacrime, dedicando loro l’intera stagione.
“Sono unici – ha scritto più tardi Francesco Totti, sul suo sito – loro sono il vero cuore della Roma. Loro sono la Roma. Grazie”. “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo – ha aggiunto -.
Abbiamo dato tutto quello che avevamo. E’ il momento di ringraziare i nostri sostenitori ancora una volta, perché non è mai abbastanza. Le emozioni di questa stagione sono da dedicare interamente a loro.
Sono tifosi speciali, anzi unici”. Claudio Ranieri si è confermato un “signore” del calcio, al collega portoghese dell’Inter ha dedicato solo una battuta, dopo le ultime punzecchiature della vigilia: “Mourinho qualche volta è stato scortese nei miei confronti – ha spiegato l’allenatore della Roma – però ho visto che nei suoi discorsi ha citato Sartre: è un giovane e si farà”. Più seriamente, il tecnico giallorosso ha riconosciuto i meriti degli avversari, elogiando però anche i suoi. “Complimenti di cuore al presidente Moratti – ha detto Ranieri, subito dopo il fischio finale del campionato – perche ha fatto una grande squadra e le auguro fortuna anche in Europa”. Ma la Roma – ha subito aggiunto – “é stata la vera protagonista del campionato. Non posso dire se ci ho creduto o no, volevo lottare fino all’ultimo secondo. Potevo crederci se l’Inter stava pareggiando o perdendo all’ultimo”. “La Roma – ha sottolineato – non ha perso lo scudetto, ha fatto qualche cosa di fantastico”. Quando gli hanno chiesto se Mourinho gli mancherebbe, se lasciasse l’Inter, Ranieri ha ammesso: “Mourinho mi mancherebbe sicuramente, sta migliorando perché prima mi offendeva mentre ora tira fuori citazioni letterarie. Certo che mi mancherebbe”. I rimpianti, fuori dei denti, li ha esplicitati Simone Perrotta. “Quello più grosso – ha affermato – è legato soprattutto ai 15 minuti di amnesia patiti durante l’incontro perso con la Sampdoria”. “Oggi alla fine del primo tempo la Roma era campione d’Italia. Poi – ha concluso – l’Inter ha segnato ed è sfumato tutto. Vediamo di ripeterci l’anno prossimo centrando l’obiettivo tricolore”. (ANSA).