Ranieri: “Roma serve anche un terzino”

Pubblicato il 19 Dicembre 2009 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA

Ecco le dichiarazioni di Claudio Ranieri nella conferenza stampa precedente alla partita contro il Parma in Serie A:

«Le squadre di Guidolin non fanno mai giocare bene nessuno. Quando stanno in forma sono rogne per tutti.

[poll id=”20″]

E adesso sono in forma, quindi temo tutto. Se schiererò la Roma in base alle caratteristiche del Parma? Io penso alla mia squadra perché so che Guidolin è capace di ridisegnare la sua squadra in trenta secondi.

È un ottimo tecnico, preparato e gran lavoratore. Domani ci sarà da correre e da pressare perché loro non ci daranno due secondi di tempo per giocare la palla. Mi auguro che tutto questo crei una tensione positiva.

Io li ho messi sul chi vive. Sono preoccuipato più del Parma che della Samp, anche se con la Samp era un match difficile perché volevano rimettersi in corsa.

Le mie preoccupazioni sono tante, perché stimo tantissimo questo Parma in questo momento. Se uno dei ragazzi mi chiede di andare via, ma parlo in generale, non mi piace. Questo è un gruppo solido e compatto.

Se i giocatori si trovano bene mi fa piacere, perché sono ragazzi ottimi e vorrei che questo gruppo restasse unito. L’identikit di chi parte? Non lo faccio io.

Lo fa chi eventualmente fosse interessato a qualche nostro giocatore. Se esiste una lista di incedibili? Non c’è una lista.

Se c’è un giocatore che vuole andare via perché nion gioca o non sta bene o per mille motivi se ne parlerà e si valuterà.

Lo stesso si farà se qualche squadra ci verrà a chiedere un giocatore. Mi fa piacere se riusciamo a riempire lo stadio – afferma -.

È motivo di soddisfazione. Si lavora anche per le emozioni e l’Olimpico pieno è la cosa più emozionante che può capitarci, visti anche gli inizi dell’avventura. Al pubblico dico di starci vicini perché non sarà facile.

All’inizio chiedevo sempre l’aiuto dei tifosi perché sapevo che la situazione era problematica dopo un avvio stentato. Hanno capito che dovevano starci vicini. Se c’è il sodalizio con i tifosi, la squadra dà sempre molto di più.

È giusto chiedere di più e se i tifosi lo fanno mi danno una mano perché io voglio sempre di più. La situazione adesso è molto più serena di quando sono arrivato.

I ragazzi erano molto perplessi e spaesati non riuscivano a fare cose che prima riuscivano a fare. Adesso c’è confidenza, fiducia e autostima.

Il gruppo è solido. I ragazzi hanno piacere ad allenarsi, ma sanno che commettiamo ancora molti errori e dobbiamo limare queste imperfezioni».