La cosiddetta “lotteria dei rigori” prende il suo nome proprio dalla casualità che caratterizza quei momenti cruciali dopo 120 minuti di gioco, specialmente in partite “tirate” come quella di ieri sera tra Atletico Madrid-Inter, dove entrambe le squadre sono arrivate esauste al traguardo. Per i giocatori che si trovano sul dischetto, tirare un rigore richiede uno sforzo mentale enorme, anche se l’Inter ha avuto una certa responsabilità nella scelta dei tiratori. È facile criticare a posteriori, ma va considerato che la lista dei rigoristi è stata stabilita poco prima di calciarli, e l’allenatore ha valutato le condizioni fisiche e psicologiche dei giocatori, oltre al mood della squadra. Tuttavia, non è un caso che tra i rigoristi nerazzurri siano stati proprio Alexis Sanchez, Klaassen e Lautaro Martinez a commettere gli errori.
Che il capitano interista non sia un mago dal dischetto è cosa risaputa, l’ultimo errore prima di ieri risaliva solo a un paio di settimane fa. Per il Toro 13 rigori segnati su 21 all’Inter, in carriera sono 17 su 27 e zero nei rigori finali contando ieri e in Coppa Italia 2019 contro la Lazio. Numeri simili per Sanchez, a quota 16 rigori segnati su 29 calciati. Due non proprio infallibili, diciamo.
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