Rivoluzione Jacobs. Ciao Italia, vado in America. Marcell Jacobs, campione olimpico di 100 e 4×100 sta preparando le valige.
A giorni lascerà Roma per andare negli Stati Uniti ad allenarsi con il nuovo coach Rana Reider, 53 anni, il guru della velocità (già coach del team USA) che ha il compito di preparare lo sprinter azzurro alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Dettaglio curioso: Reider e Jacobs sono entrambi sponsorizzati Puma, la stessa “veste “ del leggendario Usain Bolt. Il giamaicano, primatista mondiale dei 100, 200 e della staffetta 4×100; il suo record sui 100 (9”58 Berlino 2009) resiste ancora. Sembra un tempo inavvicinabile. L’azzurro si allenerà nel campus universitario della North Florida a Jacksonville.
Il gruppo di Rana è, per ora, formato da diversi atleti; in tutto 13 tra cui il giapponese Sani Brown e il canadese De Grassse. Già fissato il debutto: 4 febbraio 2024 a Lodz (Polonia); la stessa pista dove l’anno scorso ha corso i 60 in 6”57.
RIVOLUZIONE, NON UN SEMPLICE CAMBIAMENTO
Jacobs ha annunciato la sua svolta epocale lunedì 25 settembre alla vigilia del suo compleanno, 29 anni. Quello che ha annunciato il campione olimpico di Tokyo, più che un cambiamento è una rivoluzione.
E non solo tecnica. Jacobs si appresta a passare da una modalità di allenamento pressoché individuale, con un tecnico e uno staff a sua completa disposizione ad una modalità di allenamento di gruppo tutta nuova.
E nel gruppo ci sono 3 avversari diretti tutt’altro che banali: il canadese Andre De Grasse, oro olimpico a Tokyo sui 200, e bronzo proprio sui 100 che ha corso in 9”89; lo statunitense Trayvon Bromell , 2 volte bronzo mondiale proprio sui 100, un tipino sceso fino a 9”76; e il giapponese Abdul Akim Sani Brown finalista sempre sui 100 nelle ultime 2 edizioni dei mondiali, 9”97 di personale. La domanda è inevitabile: riuscirà il coach Reider a gestire 4 pezzi grossi in un colpo solo con tutte le possibili criticità di convivenza?
IL LUNGO CALVARIO DI MARCELL
Le disavventure di Jacobs sono cominciate nel maggio 2022 quando un virus intestinale lo ha colpito al meeting di Nairobi (ricoverato in ospedale).Tre settimane dopo ha accusato una elongazione al bicipite sinistro e ha perso 3 importanti appuntamenti (Eugene, Roma, Oslo).
Il 30 giugno ha poi accusato un fastidio al gluteo e ha dovuto rinunciare a Stoccolma. La stagione è per lui terminata in luglio a causa di una contrattura all’adduttore destro. Il 2023 non è stato da meno: sciatalgia a maggio, il 9 giugno è tornato sui 100 a Parigi dopo 297 giorni e dopo l’ultima gara all’aperto ( settimo in 10”21).
Dieci giorni dopo Parigi ha accusato il riacutizzarsi della sciatalgia che lo ha costretto a saltare gli europei e poi i Mondiali di Budapest. Fine dei giochi.
INCONTRARSI, ALLENARSI E DIRSI ADDIO
Jacobs ha lasciato il suo storico allenatore Paolo Camossi con cui ha scritto la storia dell’atletica italiana e mondiale. Erano insieme dal 2015. Il rapporto è finito con la stima reciproca. Il cambio di staff deciso da Jacobs conferma la tradizione dei nostri atleti più forti: da Paltrinieri alla Pellegrini, da Tamberi e Cagnotto ( coi padri) a Sinner.
In passato avevano fatto lo stesso cambio Tomba e Schwazer. Conclude Jacobs:” Mi allenerò in Florida con Rana Reider. Sono felice, non ho tempo da perdere”.