Rob Rensenbrink è morto di atrofia muscolare progressiva, è stato una stella dell’Olanda di Cruijff

Rob Rensenbrink è morto di atrofia muscolare progressiva, è stato una stella dell'Olanda di Cruijff
Rob Rensenbrink in un fermo immagine da YouTube, è morto oggi. Ha scritto la storia della Nazionale Olandese di Calcio

AMSTERDAM (OLANDA) – Il calcio olandese è in lutto per la morte a 72 anni di Rob Rensenbrink, stella della Nazionale Arancione di Johan Cruijff. Era gravemente malato dal 2015, lottava contro l’atrofia muscolare progressiva, molto simile alla Sla.

Ala sinistra dalle notevoli qualità tecniche e atletiche, fece parte della famosa nazionale di calcio olandese degli anni settanta che rivoluzionò il football praticando il cosiddetto calcio totale pur venendo sconfitta nelle finali del campionato mondiale del 1974 e del 1978.

Come scrive Wikipedia, è primatista di gol (33) con la maglia dell’Anderlecht nelle competizioni UEFA per club.

Rob Rensenbrink è morto, è stato una stella della Nazionale Olandese di Calcio. 

Rensenbrink debuttò in nazionale nel 1968, contro la Scozia. Fu tra i 22 che parteciparono al campionato del mondo 1974 in Germania Ovest. Durante questa competizione si mise in luce come uno dei migliori tra i “tulipani”, anche se in finale, contro i padroni di casa tedeschi, fu schierato dal C.T. Michels in precarie condizioni fisiche, tanto da essere sostituito nel secondo tempo.

Come prosegue Wikipedia, quattro anni dopo, in Argentina, Rensenbrink fu tra i giocatori più importanti dell’Olanda che giunse in finale, nonostante l’assenza di Johan Cruijff. Contro la Scozia Rensenbrink sigla un gol storico, il numero 1000 nella storia dei Mondiali.

Nella drammatica e combattuta finale contro l’Argentina padrona di casa, all’ultimo minuto sul punteggio di 1-1, Rensenbrink colpì il palo destro della porta difesa dal portiere argentino Fillol. Dopo questa clamorosa occasione da gol del giocatore olandese, l’andamento della partita nei supplementari volse a favore della squadra di casa; i sudamericani segneranno due volte vincendo per 3-1 la loro prima Coppa del Mondo.

Rensenbrink peraltro non ha mai recriminato sull’occasione sfortunatamente mancata all’ultimo minuto che avrebbe potuto assegnare la vittoria all’Olanda; egli ritiene che, data la posizione estremamente angolata da cui sferrò il tiro che colpì il palo della porta argentina, fosse praticamente impossibile segnare. Secondo le sue stesse parole: er was geen kans, [quella palla] “non sarebbe mai potuta entrare”.

Rensenbrink giocò l’ultima partita con i Paesi Bassi nel 1979 (per un totale di 49 presenze) (fonti, La Gazzetta dello Sport e Wikipedia).

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