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As Roma: accordo lontano tra Unicredit e Rosella Sensi

di |24 Giugno 2010 13:40

Rosella Sensi

Ancora una fumata nera. Nessun accordo e, stando alle solite indiscrezioni, parti ancora troppo distanti.

E’ questo il riassunto di quanto accaduto ieri nel corso della seconda udienza arbitrale tra Unicredit e Italpetroli, la holding della famiglia Sensi che controlla la As Roma.

L’incontro si è concluso con un nulla di fatto e le parti avranno tempo fino al 5 luglio, data per la prosecuzione del tentativo di conciliazione, per trovare un accordo.

All’udienza, durata circa tre ore, hanno preso parte oltre che i legali di Unicredit ed Italpetroli, anche l’amministratore delegato dell’istituto bancario, Piergiorgio Peluso, e il presidente della Roma, dottoressa Rosella Sensi.

Il tentativo di conciliazione dovrà dirimere la questione legata ai circa 325 milioni di euro (interessi esclusi) che la banca vanta nei confronti di Italpetroli.

Parti ancora distanti, ma non è detto che entro il 5 luglio si possa arrivare a un accordo. Unicredit chiede tutte le attività di Italpetroli (Roma compresa), la Sensi vuole mantenere qualche asset per garantire un futuro alla famiglia.

Tra gli argomenti di discussione – scrive il Sole 24 Ore – resta la conferma ai vertici della As Roma proprio di Rosella Sensi in attesa di un cambio di proprietà. Perché è ovvio che Unicredit, nel momento stesso in cui diventerà proprietario del club giallorosso, cercherà di vendere la Roma.

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