ROMA – Roma in crisi. Nel giro di pochi mesi i giallorossi hanno detto addio alla Coppa Italia, sono stati eliminati dal Torino, e sono sprofondati al quinto posto in classifica, fuori dalla zona Champions, fuori dai giochi per lo scudetto. E, cosa non irrilevante a Roma, sono stati superati dalla Lazio.
Della crisi giallorossa si è occupato Giancarlo Dotto per il ‘Corriere della Sera – Roma’.
Orfani di Roma e orfani di tutto. I miracoli a ripetizione di Alisson spiegano quanto siamo poveri. Giuro, non avrei scritto cose diverse a risultato inverso. Sono i giorni più deprimenti dell’ era americana. Crisi?
Troppo poco. Catastrofe tecnica e morale, in fondo a una gestione suicida, in cui tutti sembrano fare gara a chi dà il peggio di sé. La società. Sapete dirmi chi è? Dov’ è? Chi ne incarna il verbo, la ribellione, la speranza?
Monchi? Più straniero che mai. Perché tutti si fanno male e nessuno guarisce?
Sapete dirmi che giocatore è oggi Nainggolan? E questo Dzeko è ancora un giocatore? Perché non segna più nessuno? Dov’ è Salah? Abbiamo avuto straordinari centrali difensivi e giochiamo con Manolas e Jesus. Dove sono Marquinhos, Benatia e Rudiger? E Di Francesco?
L’ unico almeno che sembra darsi pena. Ma quanti limiti! E quella faccia sempre così buia, malumorosa. Un leader, anche da disperato, soprattutto nella disperazione, deve infondere serenità e fiducia. Da dove ripartire?