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Roma, Fabio Capello: “Basta coi tribunali improvvisati dai tifosi”

di Alessandro Avico |14 Aprile 2015 15:17

Fabio Capello

ROMA – “Basta coi tribunali improvvisati dai tifosi”. Fabio Capello ha un duro giudizio su quanto accaduto a Trigoria, campo di allenamento della Roma, dove è comparso uno striscione offensivo contro il presidente James Pallotta. Una parte della tifoseria della Roma non ha infatti digerito la presa di posizione del numero uno giallorosso sugli striscioni contro la madre di Ciro Esposito all’Olimpico, che hanno portato il giudice sportivo a chiudere per un turno la Curva Sud.

“Lo striscione contro Pallotta punto di non ritorno? Dovrebbe essere il punto di non ritorno per tutti. A partire da questi momenti. Io l’ho sempre detto, l’ho sempre fatto. Probabilmente ero uno dei pochi che aveva il coraggio di dirlo – afferma l’ex tecnico della Roma da Shanghai per i Laureus Awards – Una delle cose più brutte che mi è capitata nel calcio è quando, dopo la sconfitta che subimmo contro l’Atalanta, arrivarono i tifosi della Roma, gli ultras, e noi dovemmo andare lì di fronte. Io ero assolutamente contrario a questa decisione, però il presidente disse che dovevamo fare questo ed essendo un dipendente ho accettato, ma malvolentieri, infatti rimasi molto lontano dalla rete, andò a parlare Totti e basta”.

Per Capello non devono esistere dei tribunali improvvisati da parte dei tifosi. “Dobbiamo essere giudicati per quello che facciamo e non davanti a dei tribunali inventati da persone con la fedina penale non puramente pulita – le sue parole -. E’ il limite principale in tutti i posti, non solo a Roma, non vedo per quale motivo uno deve fare questo. Sono dispiaciuto che questo succeda continuamente e non si prendano delle decisioni serie”.

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