Roma-Liverpool, difficile si giochi a porte chiuse. L'Uefa pensa a una grossa multa Roma-Liverpool, difficile si giochi a porte chiuse. L'Uefa pensa a una grossa multa

Roma-Liverpool a porte chiuse? Difficile, l’Uefa pensa a una grossa multa

Roma-Liverpool, difficile si giochi a porte chiuse. L'Uefa pensa a una grossa multa
Roma-Liverpool, difficile si giochi a porte chiuse. L’Uefa pensa a una grossa multa

ROMA – Da Nyon, sede della Uefa, partirà oggi un’indagine immediata sul gravissimo ferimento da parte di ultrà romanisti nei confronti di un tifoso irlandese del Liverpool, poco prima della partita di semifinale di Champions League nella città inglese. Sean Cox, 23 anni, lotta tra la vita e la morte, è in coma, avendo riportato gravi danni cerebrali (al punto che la moglie sta meditando addirittura di lasciarlo andare).

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La Roma non rischierebbe pesanti squalifiche e nemmeno quella del campo: guardando ai precedenti, e considerando che i fatti si sono svolti in trasferta, le responsabilità della società sono limitate, per cui il match di ritorno ci sarà e sarà molto probabilmente non a porte chiuse. Ma non va sottovalutata l’eco drammatica dei fatti: la Uefa si era subito detta “choccata”: una multa anche molto pesante è da mettere in conto. A meno che non si decida di dare un segnale molto forte.

Fondamentale sarà la relazione delle autorità britanniche. L’assalto non si è svolto dentro lo stadio ma all’esterno, anche se a pochissimi metri dalle porte di Anfied. Il regolamento disciplinare Uefa parla di responsabilità «dentro e vicino allo stadio», e della possibilità di punizioni anche se non si accertano negligenze nell’organizzazione (articolo 16 codice disciplinare). Ma ci dev’essere un “aggancio” giuridico per colpire il club, in un caso del genere, per le colpe dei tifosi. (Gazzetta dello Sport)

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