ROMA, STADIO OLIMPICO – La Roma di Rudi Garcia sale sull’ottovolante.
I giallorossi divertono e si divertono superando tutti gli ostacoli come un treno lanciato ad alta velocità.
Otto gare ed altrettante vittorie sono messaggio chiaro spedito a tutti gli avversari nella lotta scudetto.
Se quella contro il Napoli di Benitez era la prova della verità, la formazione capitolina l’ha superata a pieni voti in una serata di grande spettacolo che, fuori dal terreno di gioco, ha vissuto il suo punto più basso nei cori discriminatori lanciati da una parte e dall’altra e quello più alto nell’ingresso all’Olimpico dell’attesissimo Diego Armando Maradona, applaudito da tutti.
Benitez rinuncia ad Higuain, non al meglio, lanciando Pandev al centro del tridente completato da Callejon ed Insigne. La Roma parte meglio ed al 3′ Britos deve immolarsi con il petto su una conclusione dal limite di Pjanic.
La squadra di Garcia fa la partita. Neanche l’ingresso all’interno dello stadio di Maradona, applaudito dalla tribuna Monte Mario che per un minuto si disinteressa praticamente di quanto accade in campo, serve al Napoli per scuotersi.
La squadra di Benitez infatti rischia grosso pure al 15′, quando su angolo di Totti l’incornata di De Rossi e potente ma troppo centrale. Alla mezzora, però, la Roma perde il suo capitano per un problema muscolare al flessore. Al suo posto Garcia sceglie Borriello. I giallorossi patiscono il colpo ed un minuto dopo rischiano la capitolazione.
Pandev, lanciato in maniera geniale da Insigne, si presenta davanti a De Sanctis che riesce a sfiorare la conclusione del macedone quel tanto che basta per consentire a De Rossi di salvare sulla linea. La grande chance degli ospiti incendia ancora di più una gara già divertente.
Al 40′ un destro di Florenzi sfiora il palo, mentre cinque minuti dopo è Insigne, il più ispirato dei napoletani, a colpire il palo dopo aver evitato Maicon in dribbling.
Sembra l’ultima occasione della frazione ma non è così perché nel recupero Cannavaro, appena entrato al posto dell’infortunato Britos, stende Gervinho attorno ai 20 metri. Un regalo scartato prontamente da Pjanic con un destro magistrale che infila la pala proprio sotto l’incrocio dei pali, facendo esplodere l’Olimpico.
La ripresa inizia con una conclusione da lontano di Inler che scheggia il palo di destra della porta di De Sanctis. Al 12′ Gervinho, stremato a dolorante, esce dal campo per lasciare spazio a Ljajic.
Un minuto dopo De Rossi va vicino raddoppio di testa in tuffo su azione d’angolo mentre al 16′, invece, è Hamsik a sfiorare l’incrocio dei pali con una conclusione da fuori.
Rispetto al frenetico primo tempo il ritmo della ripresa è comunque più compassato. Benitez decide quindi al 22′ di giocarsi la carta Higuain al posto di Pandev.
Il colpo del ko, però, lo piazza la Roma al 25′. Cannavaro, già ammonito, stende Borriello in area con un abbraccio galeotto che induce Orsato a fischiare il rigore ed il secondo giallo per il partenopeo che viene così espulso. Contro Reina si presenta Pjanic che sigla con freddezza il 2-0.
Finisce con i tifosi della Roma che, in segno di sfottò, cantano ‘Ho visto Maradona’. Anche il ‘Pibe de Oro’, amarezza per il risultato a parte, sarà rimasto impressionato dagli ‘enfants terribles’ di Garcia.
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho. A disp.: Skorupski, Lobont, Torosidis, Burdisso, Romagnoli, Marquinho,Taddei, Bradley, Ricci, Caprari, Ljajic, Borriello. All.: Garcia
Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Mesto; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev. A disp.: Rafael, Armero, Cannavaro, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Radosevic, Zapata, Higuain, Mertens. All.: Benitez
Arbitro: Orsato
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