Elogio della pigrizia di Francesco Totti

Pubblicato il 22 Luglio 2011 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Totti (foto LaPresse)

ROMA – Sul tema, nella storia, si sono cimentati in tanti, da Seneca al filosofo e matematico Bertrand Russell. Il tema in questione è la pigrizia, diventato almeno a Roma tormentone dopo che, qualche giorno fa, in un’intervista a Repubblica, il direttore generale in pectore della Roma Franco Baldini ha accostato la parola “pigrizia” a Francesco Totti, che della Roma squadra è capitano e simbolo.

“Totti – aveva detto Baldini – ha davanti quattro-cinque anni di carriera. Se saprà guardare solo al calcio e non farsi carico d’altro. Ma deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa. Deve smettere di lasciare fare, più leggero sarà, più lontano andrà con il pallone”.  Dichiarazione non banale, volutamente ambigua e pungente nello stesso momento.

Le parole di Baldini, era inevitabile, hanno scatenato reazioni da parte di tifosi e addetti ai lavori. Tra le tante, merita una citazione, la riflessione di Giancarlo Padovan sul “Fatto Quotidiano”: “Ora, se fossi un romanista, al contrario di Baldini, ringrazierei Satana (l’accidia è uno dei sette vizi capitali) che ha instillato la pigrizia in Totti”.

Perché? La spiegazione è presto data: “Non fosse stato così Totti se ne sarebbe certamente andato da Roma quando aveva dieci anni di meno, facendo la fortuna di qualche altro buon club italiano o di qualche grande società straniera”. Quindi Padovan elenca i numeri di Totti alla Roma, i 261 gol in 610 partite, di cui 164 decisivi per il risultato finale.

“Benedetta sia ancora la pigrizia di Totti – aggiunge il giornalista citando un ex allenatore che bene lo ha conosciuto – se egli si nasconde come un fantasma, come di recente mi ha detto Spalletti, determinando un uno spazio a vantaggio dei compagni, che lancia senza vederli, senza sentirli, senza sapere che ci sono. Totti fa tutto questo con il terzo occhio della mente, un dono raro, quasi unico”.

Eppure Padovan è sicuro, Baldini non ha parlato a caso. Escluso o quasi che voglia abbandonare il progetto Roma a stelle e strisce, per l’ex direttore di Tuttosport non rimane che una possibilità: “Baldini ha voluto mandare un avviso al capo dei naviganti”.  Ora, per Padovan, “la Roma è di altri e altri comandano”. A Totti, invece, non resta che “restare Totti per sempre”, come “se il tempo fosse una pura convenzione”.