Francesco Totti, fioretto: “Se la Roma vince lo scudetto, no gelato per un anno”

Francesco Totti, fioretto: "Se la Roma vince lo scudetto, no gelato per un anno"
Francesco Totti, fioretto: “Se la Roma vince lo scudetto, no gelato per un anno” (foto Ansa)

ROMA – Se la Roma vincerà lo Scudetto, Francesco Totti non mangerà gelati per un anno. Ecco cosa ha detto il capitano giallorosso a Roma Radio:

“A cosa sarei disposto a fare a meno per lo scudetto? Dipende a cosa devo rinunciare. La Nutella? Facciamo il gelato per un anno”.

“Aspettative per la nuova stagione? Spero siano positive, cercheremo in tutti i modi di ripeterci, anche se non è semplice, cercheremo di fare cose belle e positive”.

Rudi Garcia è una bella persona, fa spogliatoio, tiene tutti sulla stessa spina. Garcia ha voglia di fare bene, spero di riuscirci insieme. E’ stato bravo a ribaltare una situazione complicata, molto difficile, visto che venivamo da due anni bruttissimi. E’ arrivato in punta di piedi, ma è riuscito a capire subito l’ambiente, mettendo in campo una squadra che ha fatto bene”.

“Da quando ho cominciato è cambiato il fatto che purtroppo sto invecchiando – sottolinea – ma il calcio resta la mia passione, il mio divertimento, è tutto. Sono contento di quello che ho fatto, anche se prima c’era più divertimento, ora è differente. Oggi in campo il gioco è più fisico, meno tecnico, purtroppo sono cambiate tantissime cose, prima mi divertivo di più. La voglia, però, c’è sempre, altrimenti non starei qui, ho ancora voglia di giocare e divertirmi, e quando non ci sarà più la passione sarò il primo a mettermi da parte”.

“Nella Roma in 23 anni sono cambiate tante cose: presidenti, allenatori, giocatori. Ho visto passare di tutto, potrei scrivere un libro, magari lo farò”.

“I nuovi giovani? Le impressioni sono buone, però sappiamo tutti che a questa età bisogna rimanere con i piedi per terra, crescere con tranquillità e serenità, ma dipende anche dal loro atteggiamento – conclude Totti -. Il calcio, però, come dicevo è cambiato, anche i giovani di prima non sono come quelli di oggi. Ai miei tempi si stava più sull’attenti, adesso si prendono un po’ più di spazio”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie