ROMA – Una stagione piena di successi, “per la Roma come per la mia Nazionale magari in Coppa d’Africa”. E’ l’augurio di Gervinho per il 2015 che saluta così l’anno, sperando di trovare nella prossima stagione quelle soddisfazioni professionali che inseguirà indossando la maglia giallorossa e quella della Costa d’Avorio.
L’attaccante, intervistato da Sky Sport24, sarà impegnato da gennaio nel torneo che si disputerà in Guinea Equatoriale e assieme al maliano Keita non sarà a disposizione di Rudi Garcia. Il tecnico francese intanto nell’ultimo allenamento dell’anno ha fatto svolgere alla squadra una gara a campo intero. La sessione ha visto Totti e compagni giocare una partita di 90 minuti a Trigoria.
La gara, giocata a ranghi misti, si è conclusa col punteggio di 3-2, con reti di Iturbe, Ferri, Strootman (doppietta) e un autogol. Assenti solo Balzaretti e Maicon, impegnati entrambi col lavoro differenziato. Domani alle 14:45 i giallorossi torneranno subito in campo per il primo allenamento del 2015.
Tracciando un bilancio dell’anno ormai concluso, Gervinho confessa di aver “imparato molto in Italia”.
“Forse un po’ meno la lingua anche se ormai la capisco, soprattutto però ho imparato la passione di vivere che hanno gli italiani – spiega l’ivoriano -. Anche a livello calcistico ho imparato a conoscere meglio i miei compagni di squadra, i tifosi. La cosa più importante e bella è che qui a Roma, in Italia, mi sento bene, e mi trovo a mio agio con tutti”.
Una vera e propria rinascita dopo il periodo vissuto all’Arsenal.
“Il calcio italiano e quello inglese sono completamente diversi. Dall’Inghilterra ho imparato molto, diciamo che probabilmente in Premier League è più difficile giocare contro le piccole squadre che non contro le grandi, e questo perché lì giocano tutti a un ritmo altissimo, sempre con la massima pressione – sottolinea Gervinho -. In Italia invece forse è il contrario, però il campionato è molto difficile a livello tattico e nel complesso è molto più complicato di quanto si possa pensare”.
Facile da comprendere è invece il forte legame che lo lega alla terra d’origine.
“L’Africa per me significa tantissimo, è parte di me, parte del mio cuore. Sono africano e sono fiero di esserlo – confessa l’attaccante della Roma -. Essere africani significa principalmente avere gioia di vivere e questo fa veramente parte di me. Da bambino ho avuto qualche difficoltà in Costa d’Avorio, ma nel complesso sono felice di essere cresciuto lì, ora le cose vanno molto meglio anche grazie a un nuovo Presidente che con le giuste riforme sta provando a migliorare il Paese”.
E in attesa del ritorno di Gervinho dalle fatiche in nazionale, a Trigoria si continua a lavorare in vista dell’apertura del mercato. Gli ultimi rumors raccontano di contatti ben avviati col Penarol per arrivare al giovane attaccante Kevin Mendez (classe ’96) che da poco sarebbe entrato in possesso dello status da comunitario.