ROMA – “Lascio la nazionale. Così non può andare avanti. Da oggi ci sarà soltanto la Roma”. Radja Nainggolan dice basta col Belgio dopo essere stato escluso nelle ultime convocazioni dal ct Martinez.
Il centrocampista, intervistato dal quotidiano Het Nieuwsblad, ha confermato quindi una decisione che era nell’aria visti i rapporti decisamente non buoni col selezionatore.
“Martinez mi ha chiamato alle 11, un’ora prima dell’annuncio delle convocazioni. Ha detto che lo scorso giugno, durante gli altri match di qualificazione ai Mondiali, ha avuto l’impressione che non fossi concentrato abbastanza sul Belgio. Stavo per esplodere quando ho sentito quella frase – le parole del ninja giallorosso -. Se penso di lasciare il Belgio? Sì, smetto. Tutto questo non ha senso. Convoca Tielemans, che sta spesso in panchina col Monaco e gioca soltanto pochi minuti a settimana. Quando era deluso, diceva che i Diavoli Rossi devono giocare nei migliori campionati. Ora Witsel gioca in Cina e improvvisamente non importa più. Per me va bene, ma sono io a dover migliorare la qualità del mio gioco? Per piacere”.
E pensare che i due hanno trascorso le vacanze a Ibizia nello stesso periodo anche incrociandosi.
“Eravamo nello stesso ristorante, era seduto ad un tavolo vicino al mio. Non l’ho visto all’inizio, ma lui sì. Non mi ha nemmeno salutato. Sì, anche io non ho detto nulla, è vero, ma come si può lavorare insieme ad una persona così? – aggiunge Nainggolan -. Non ha senso continuare. Lo scorso anno ho giocato 53 partite con la Roma, una delle migliori squadre dell’ultimo campionato italiano. Faccio sempre del mio meglio, vado d’accordo con tutto il gruppo. Eppure c’è sempre qualcosa. Non andrò avanti, lascio il Belgio. Ho 29 anni e non mi faranno andare più avanti. Mi dispiace dirlo, ma è così. Sono stato costretto. Da oggi ci sarà soltanto la Roma”.