Roma, Frecciarossa in ritardo per portare la squadra a Parma. Ira dei passeggeri

Sosta straordinaria del Frecciarossa a Parma per far scendere la squadra della Roma (Foto Lapresse)

ROMA – Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale, Parma Centrale, Milano Centrale. E’ stato il percorso del Frecciarossa Roma-Milano di martedì 30 ottobre. Partenza da Napoli Centrale alle 14:50. Arrivo a Milano alle 19:40. Con il fuoriprogramma a Parma.

Motivo? Il treno trasportava la squadra giallorossa diretta allo stadio Tardini per la trasferta del turno infrasettimanale di campionato. E così si è adeguato e ha fatto lo stop su richiesta.

Ma agli altri passeggeri, comuni mortali che per quel tragitto avevano pagato quasi 100 euro (anche 133 quelli di prima classe), la cosa non è andata giù. I giocatori della “Maggica” c’avranno pure messo pochi minuti a scendere da quel Frecciarossa. Troppo, però, per chi non era tifoso della squadra.

Loro, i giocatori, dovevano giocare la trasferta del turno infrasettimanale di campionato. Gli altri, i passeggeri “comuni”, forse qualche impegno di lavoro, o tornare a casa. Poco importa il risparmio di inquinamento e non solo di un pullman in meno sulle autostrade.

Arrivati a Parma l’annuncio dall’altoparlante interno: “Sosta straordinaria“. Nessun’altra spiegazione per la deviazione dalla linea ad Alta Velocità. Il motivo lo si è capito quando alla stazione di Parma decine di tifosi hanno accolto la loro squadra.

E così, tra scarico di borsoni e autografi ai fan, il treno è ripartito con 40 minuti di ritardo, hanno raccontato i passeggeri al Fatto Quotidiano. Arrivati a Milano, alcuni hanno fatto reclamo. Ma di rimborsi non se ne parla: sulla carta le celebrate Frecce ci metteranno pure 2 ore e 55 minuti per collegare Roma a Milano. Ma se i (frequenti) ritardi non superano i 60 minuti (più di un terzo della durata del viaggio) per i viaggiatori in ritardo forzato nessun rimborso.

Al Fatto Quotidiano Trenitalia ha spiegato per bocca del capo ufficio stampa Federico Fabretti che “Quindici giorni fa c’è stata una comunicazione ufficiale e a quanto mi risulta la cosa era segnalata sui tabelloni delle stazioni di competenza nonché comunicata dagli altoparlanti sia prima della partenza che in uscita verso la stazione di Parma. Abbiamo deciso comunque di rimborsare ai passeggeri che hanno subito disagi il 25% del costo del biglietto”. Ammissione di colpa? “Assolutamente no. E’ un segno d’attenzione verso i nostri clienti”.

 

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