RISCONE DI BRUNICO – Roma-Val Pusteria verrà trasmessa in diretta tv da TeleRoma 56 e da Roma Channel.
Oggi alle ore 17,30 verrà giocata la prima partita del Zdenek Zeman bis; il tecnico boemo è infatti alla seconda esperienza in carriera con l’AS Roma.
Il primo avversario sarà, come da tradizione, piuttosto morbido. La Val Pusteria è una formazione amatoriale composta da persone che giocano a calcio per passione ma nella loro vita svolgono altre professioni.
Sarà comunque interessante saggiare fin da questa prima partita il 4-3-3 di Zeman. Non ci sono certezze sui giocatori titolari perchè ieri il boemo in conferenza stampa non ha voluto dare anticipazioni.
Le formazioni della partita.
VAL PUSTERIA (5-4-1): Michael, Breitenberger, Oberschmied, Nockler, Covelli, Hitthaler, Lanz, Lekaj, Klettenhammer, Harrasser, Consalvo. A disposizione: Hains, Mair, Kroll, Unterberger, Gasser, Huber, Hitthaler, Elzenbaumer, Mutschlecher, Kronbichler, Steger. Allenatore: Plankensteiner Alois.
ROMA (4-3-3): ROMA (4-3-3): Lobont; Taddei, Burdisso, Romagnoli, Jose’ Angel; Greco, Florenzi, Pjanic; Lopez, Osvaldo, Totti. Allenatore: Zdenek Zeman.
Portiere – Zeman dovrebbe puntare su Bogdan Lobont perchè è l’estremo difensore che si avvicina maggiormente all’idea di calcio dell’allenatore boemo. Lobont è un portiere spericolato che non ha paura di uscire e di utilizzare i piedi.
Difesa – I terzini saranno Josè Angel e Aleandro Rosi perchè Dodo è infortunato e perchè sono i due calciatori che hanno brillato maggiormente nei test atletici pre-partita. La coppia di difensori centrali sarà Heinze e Burdisso. C’è grande curiosità sulle condizioni atletiche di Burdisso, reduce da un brutto infortunio.
Centrocampo – Perrotta partirà dal primo minuto perchè ha evidenziato negli allenamenti precedenti una condizione di forma invidiabile. Zeman tende sempre a premiare i calciatori che si sono allenati con profitto. Al suo fianco agiranno Florenzi, uno dei migliori calciatori della precedente serie b, e Pizarro, nel ruolo del Verratti del Pescara.
Attacco – Francesco Totti sarà il titolare inamovibile e giocherà nel ruolo di centravanti. Non finto trequartista ma centravanti puro. Ai suoi lati agiranno i giovani sudamericani Lamela e Nico Lopez, entrambi in una condizione di forma smagliante.
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Arrivare prima degli avversari sul pallone per arrivare prima anche in classifica. Zdenek Zeman, in ritiro con la sua Roma da un paio di giorni a Riscone di Brunico per preparare la nuova stagione, non ha dubbi.
“Siamo qui per lavorare e quando arriveranno gli impegni ufficiali saremo tutti a posto”.
Grazie a un ricco menu’ che prevede inizialmente per Totti e compagni tanta corsa, sacchi pieni d’acqua da caricarsi sulle spalle e i famigerati gradoni. Nessun mistero quindi che molti siano gia’ con la lingua di fuori.
“Ma ci stiamo preparando quindi e’ normale che si fatichi – ha spiegato il tecnico boemo – se andavamo alla Valtur era diverso”.
Il tempo delle vacanze e’ ufficialmente finito.
“Di calcio in questi giorni non abbiamo ancora parlato con la squadra – ha pero’ voluto sottolineare Zeman – voglio vedere i giocatori come si comportano senza guida. Non chiedo niente, solo di vedere cosa fanno da soli, tenendo conto anche del fatto che ora sono appesantiti”.
Sulle gambe, infatti, comincia a sentirsi la fatica derivata dalle doppie sedute d’allenamento, caratterizzate da chilometri e chilometri di corsa, che ogni giorno Zeman impone ai suoi ragazzi. Anche se, a detta del boemo, non si tratta poi di nulla di cosi’ speciale:
“Chi mi sta impressionando? Nessuno, anche perche’ per ora stiamo facendo lunghe passeggiate nei boschi… Si descrive come un lavoro duro ma per me sono sciocchezze”.
Che pero’ serviranno nel corso della stagione per andare a ritmi doppi rispetto agli avversari:
“La preparazione e’ la base per costruire il lavoro durante l’anno – ha ricordato ‘Zdengo’ – Le partite durano 90-95 minuti, di cui 55-60 puliti. I giocatori bravi tengono palla 3 minuti sul piede, gli altri 52 o 57 cosa fanno? Il calcio e’ uno sport di movimento, non si gioca a scacchi, si deve arrivare prima degli altri e recuperare, quindi servono corsa e resistenza. A stoppare la palla e a darle un calcio sono capaci tutti, il problema sono ritmi e movimenti giusti”.
Elementi indispensabili per innescare al massimo la giostra Zemanlandia.
“L’obiettivo e’ competere – ha quindi confessato Zeman – Questo significa giocarsela con gli altri per fare risultato, a prescindere se si chiamano Inter, Juventus, Milan o Pescara. Favoriti? Il campionato inizia con zero punti per tutti, con zero gol fatti e subiti. Poi si deve costruire partita su partita. L’affetto dei tifosi lo sento, ma saro’ piu’ contento se faranno lo stesso a fine stagione. Ci saranno gioie e dolori per tutti, spero piu’ gioie che dolori”.
Ma comunque sia Zeman non si tirera’ indietro:
“Io mi sento un allenatore, faccio questo mestiere da tanto tempo, sono a disposizione della societa’ per cercare di migliorare la squadra. Questo e’ il mio compito ed e’ normale che le responsabilita’ ricadano sull’allenatore, io sono pronto a prendermele”.
Cosi’ come e’ pronto a riaffidare le chiavi della Roma al suo capitano:
“Con Totti siamo stati insieme sul campo 13 anni fa, quindi l’ho visto crescere. Magari fisicamente non sara’ piu’ quello di una volta, ma per me Totti e’ sempre Totti come calciatore – le parole di stima del boemo verso il numero 10 – Lo utilizzero’ dove penso possa servire di piu’ alla squadra. Gerarchie tra giocatori? Vanno create sul campo, io faccio gli interessi della Roma”.
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