![James Pallotta vuol trovare il nuovo Totti alla Roma con l'intelligenza artificiale](/wp/wp-content/uploads/2018/03/pallotta-min-300x228.jpg)
ROMA – La tecnologia al servizio dello scouting, ovvero come utilizzare i big data e il ‘machine learning’ per aiutare il ds Monchi a scovare i campioni del futuro. Di questo ha parlato James Pallotta nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nei giorni scorsi a Boston: scovare il nuovo Totti al computer, lasciando alla macchina la fatica di tracciare i requisiti selezionati, processare l’enorme messe di dati, incrociare e filtrare i risultati.
Con buona pace di istinto, occhio, conoscenza diretta, scarpe adatte a macinare chilometri, gli strumenti classici (obsoleti?) del bravo osservatore di giovani talenti.
Forte dell’esperienza a Boston con i Celtics (basket Nba), il presidente della Roma ha ammesso che si tratta di “una cosa davvero difficile da fare” e che “una delle cose più complicate è quella di portare gli allenatori ad ascoltare ciò che stiamo facendo”, sottolineando però che il gruppo di lavoro costruito per analizzare numeri e statistiche di migliaia di giocatori negli ultimi mesi ha intensificato il proprio lavoro per “provare a fare il passo successivo ovvero individuare i calciatori, magari il prossimo Messi, se mai esiste, il prossimo Ronaldo o Totti, o qualcuno di simile a lui per la Roma”.
“Questo è quello che stiamo provando a fare: un sistema che filtri. Potreste pensare che sia facile, ma non lo è – ha aggiunto Pallotta -. Dobbiamo capire di quanta potenza dei computer si ha bisogno per tutti i video. I dati sono lì fuori, così come i video, ma questo comporta l’uso di tanta potenza. Pensiamo di aver trovato qualcuno che possa risolvere il problema, ma questa è la direzione che vorremmo intraprendere”.