Roma, Totti: “Sensazioni da scudetto ma occhio alle vertigini”

È una Roma euforica quella che si è svegliata dopo la vittoria di sabato sulla Juventus.

Giocatori, presidente (che ha parlato di «una domenica dolcissima»), e tifosi hanno dormito sonni tranquilli e vivono sogni importanti per la squadra, dopo i punti presi sul campo tabù, fino a sabato, per Totti.

Il capitano giallorosso, partito dalla panchina, non aveva mai segnato alla squadra di Del Piero in trasferta. Ora c’è riuscito e la sua Roma ha vinto. Una squadra in netta crescita e che, per certi versi evoca proprio a Totti quella dei tempi d’oro. «Questa Roma mi dà sensazioni che mi riportano con la mente a quella dello scudetto».

Francesco Totti è felice dopo la vittoria della sua squadra, ma invita tutti a rimanere con i piedi per terra. «Manteniamo però i piedi per terra – dice prima di imbarcarsi sul volo che riporterà i giallorossi ea Roma e riportato da romanews.eu – Bisogna lavorare ancora molto per arrivare a quei livelli. Da Siena in poi è cambiata la nostra stagione, abbiamo modificato la rotta e trovato la giusta mentalità anche se abbiamo perso quelle tre gare di fila. Adesso andiamo passo passo, ma vedrete che possiamo arrivare lontano».

Intanto si gode il momento, con il suo primo gol in casa della Juventus. «Abbiamo vinto a Torino, e con una rete segnata da me, tutto va avanti bene adesso però occhio alle vertigini da alta classifica».

E dietro questa corsa della Roma c’è la mano di Ranieri che gode della stima del suo capitano.«Ranieri è un romano doc, un grande tecnico, un uomo che si fa capire nello spogliatoio. È carismatico ed ha le idee chiare. Mi sembra un Mazzone più moderno tecnicamente, ma ha la stessa ‘tigna’ tipica della gente di questa bellissima città».

Il numero dieci si riferisce alla voglia di andare in fondo e di non mollare mai, fino alla fine. Lo stesso spirito che il tecnico ha trasmesso alla squadra. Nessun rancore poi per non essere stato schierato dal primo minuto. «Avevo solo paura di farmi male entrando a freddo nel gelo di Torino – racconta Totti – se fosse successo avrei dovuto strappare il contratto e qualcuno sarebbe anche stato contento. Quando il tecnico si è girato verso di me per dirmi di entrare ho avuto un brivido, un po’ per il freddo un po’ per l’emozione».

Poi Totti tocca un tasto dolente per il pubblico di Torino, già sotto accusa per i cori razzisti a Balotelli. «I cori che ho sentito contro di me sono stati tra i peggiori mai sentiti – racconta Totti – e si lamentano perché ho fatto loro il segno di stare zitti dopo la partita? Mica sono insulti solo quelli per Balotelli, anche se non sono di colore gli insulti li prendo anche io. Forse non si chiamerà razzismo, ma il senso è lo stesso».

Poi elogia i suoi avversari/amici. «A Buffon non mi permetterei mai di fare il cucchiaio, è una questione di rispetto. Lui è stato bravissimo ad intercettare il mio tiro». E poi la chiusura: «All’andata la gara con la Juventus ha portato all’addio di Spalletti, questa può portare a quello di Ferrara. Si vede che era destino…».

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