La Roma di Zeman non si ferma più: demolita l’Atalanta

La Roma di Zeman non si ferma più: demolita l’Atalanta (Ansa)

ROMA, STADIO OLIMPICO – La Roma non si ferma più. Impegnata nella ‘remuntada’ in campionato, la squadra di Zeman prosegue la sua scalata anche in Coppa Italia, conquistando l’accesso ai quarti di finale. A farne le spese è l’Atalanta, travolta nella fredda serata dell’Olimpico per 3-0.

Entrambe le squadre scendono in campo ridisegnate dal necessario turn over: tra i capitolini si rivede dal primo minuto De Rossi, lasciato in panchina da Zeman all’inizio del match di campionato contro la Fiorentina. In difesa il boemo schiera il giovane Romagnoli mentre Nico Lopez affianca in attacco Destro ed Osvaldo. A Totti, mattatore della vittoria contro i viola, viene concesso un turno di riposo e resta in panchina.

A siglare il vantaggio, dopo una timida partenza da parte dei padroni di casa, è Pjanic: il bosniaco fa partire un destro dai trenta metri, Consigli non riesce a trattenere il pallone ed è l’1-0 per la Roma. Dieci minuti dopo, Osvaldo firma il raddoppio: innescato da un lancio smarcante di Destro, l’italoargentino batte il portiere nerazzurro, non esente da colpe nemmeno in questa occasione, in uscita ed insacca con la punta del piede. La Roma chiude il primo tempo sul 2-0: il massimo del risultato con il minimo sforzo.

L’Atalanta lotta, ma i giallorossi concedono agli ospiti solo delle conclusioni dalla distanza come quelle di Cigarini e Lucchini. Il copione non cambia nella ripresa. Al sesto minuto la squadra di Zeman chiude la partita. Pjanic è grandissimo nel servire d’esterno Destro, altrettanto bravo a battere Consigli piazzando la palla sul secondo palo. A rovinare la serata perfetta dei capitolini ci si mette Osvaldo, espulso tre minuti dopo (rosso diretto) per una scellerata gomitata a Matheu, colpito in pieno volto sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Complice anche l’inferiorità numerica, i capitolini calano e la squadra di Colantuono prova a reagire: Stekelenburg è chiamato al colpo di reni sul colpo di testa di Brivio (20′). Gli orobici reclamano due rigori: prima per un tocco di mani di Pjanic, poi per un braccio largo di Piris. Si rifà viva la Roma: servito da Dodò sugli sviluppi di un contropiede, Marquinho ha l’occasione per siglare il poker, ma il brasiliano calcia addosso a Consigli (34′).

Tre minuti dopo, ancora lavoro per il ritrovato Stekelenburg: l’estremo difensore olandese vola per deviare in angolo l’incornata ravvicinatissima di Parra e salva l’inviolabilità della porta. Gli orobici capiscono che non è serata ed alzano definitivamente bandiera bianca. La Roma invece avanza ai quarti ed attende la vincente della sfida tra Udinese e Fiorentina.

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