ROMA – Rudi Garcia e lo steward. Due minuti nel tunnel, due dei pochi minuti che le telecamere sempre più padrone del calcio non hanno visto. O meglio hanno visto dall’esterno: con un tendone che si muoveva, sintomo del fatto che qualcosa in quel tunnel è successo. Ma cosa?
Racconta lo steward, e giudice sportivo gli crede visto che ha squalificato per due turni l’allenatore della Roma, che Garcia lo avrebbe aggredito, strattonato e avrebbe provato a dargli uno schiaffo. Non dice perché lo steward, o almeno il perché non trova spazio nel verbale. Sta di fatto che nel tunnel c’erano anche gli ispettori federali e la loro parola qualcosa deve aver contato.
Racconta Garcia o meglio fa raccontare Garcia che della questione si occuperanno gli avvocati. Perché l’allenatore della Roma vuole denunciare lo steward, evidentemente per aver dato al giudice sportivo una versione dei fatti non corrispondente al vero.
Per la Roma parla il direttore generale Mauro Baldissoni che si schiera col suo tecnico e si dice pronto a seguire le sue decisioni sulla querela. Non solo. Baldissoni fa capire di non gradire la “sorprendente” decisione del giudice che oltre a Garcia ha fermato il romanista Cholevas per un turno (dito medio mostrato ai tifosi) e il genoano Belotti (calcio a Cholevas non visto dall’arbitro).
Spiega Baldissoni:
“Non è la prima volta che la giustizia sportiva ci sorprende. Siamo un po’ stanchi di fare giurisprudenza: sembra che con la Roma si voglia portare sempre più in là lo spazio d’intervento”.
Il dg della Roma spiega che se è necessario la società è pronta a difendersi “con la clava”
“Accanimento nei confronti della Roma? È una sensazione spiacevole, già accusata l’anno scorso. Abbiamo scelto la collaborazione, ma se dobbiamo difenderci con la clava saremo pronti a farlo”
Il finale di Genoa-Roma