Rugby Sei Nazioni. L’Italia del rugby ci ha provato. Nel tempio centenario inglese di Twickenham- tutto esaurito, 82.000 spettatori- ha infilato una prova coraggiosa.
Ma ha dovuto cedere alla furia dei padroni di casa che cercavano di raddrizzare la barca dopo la terza sconfitta di fila contro la Scozia. I sudditi di Sua Maestà non potevano permetterselo ed hanno esercitato una pressione terrificante dal primo all’ultimo minuto impostando un match altamente fisico che ha limitato le scorribande azzurre.
L’Italia tuttavia è uscita a testa alta nonostante il pronostico fosse a senso unico. Per gli azzurri il tempio del sobborgo inglese resta inviolabile. Ci sono state anche indicazioni positive soprattutto nella ripresa. In classifica si è sbloccata l’Inghilterra che con questa vittoria si porta in terza posizione con 6 punti. L’Italia rimane penultima con 1 punto davanti al Galles fanalino di coda. Prossimo appuntamento a Roma il 25 febbraio contro la capolista Irlanda.
GARA SUBITO IN SALITA
Formazione azzurra con due sole novità rispetto al quindici che ha perso a Roma con la Francia (29-24). E cioè: all’ala Edoardo Padovani al posto di Pierre Brruno; in prima linea ritorna Marco Riccioni, dopo oltre un anno, e rileva Simone Ferrari.
ITALIA – Capuozzo; Padovani, Brex, Morisi, Menoncello; Allan, Varney;Lorenzo Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, N.Cannone; Riccioni, Nicotera, Fischetti. A disposizione:Bigi, Zani,Ferrari, Iachizzi, Polledri, Zuliani,Fusco, Bruno. All. Kieran Crowley. Si comincia. Dodici minuti equilibrati e prima meta inglese (Willis), trasformata (Farrell): 7-0. Al 23’ esce capitan Lamaro (infortunio) ed entra Zuliani. Cartellino giallo per Lorenzo Cannone. Fuori 10’. Ed arriva la seconda meta degli inglesi (Chessum). Trasformata. È 14-0. Cresce la pressione dei leoni ed arriva la terza meta (annullata per ostruzione) . La meta valida è rinviata solo di 120 secondi: 19-0. La mette a segno Van Poortvliet. L’Italia ha pagato a caro prezzo l’inferiorità numerica. I leoni hanno dominato.
RUGBY SECONDO TEMPO
Prima meta azzurra al 43’ con Riccioni (dopo una magia di Capuozzo). Allan trasforma: 19-7. Entra Bruno per Morisi al 46’. Al 47 esce l’ottimo Riccioni, entra Ferrari. Meta tecnica “di punizione “ ed è 26-7. Fuori Ferrari (cartellino giallo). Altri cambi azzurri. Al 62, seconda meta, bellissima, dell’Italia con Fusco (appena entrato) dopo un guizzo di Menoncello: 26-14. Al 70’ guizzo di Arundel e il punteggio si fa pesante: 31-14. Ultimi 5’ furiosi. Azzurri per niente intimoriti. Guizzi di Capuozzo, il più imprevedibile. Positivo il secondo tempo. Addirittura col parziale migliore .Finisce 31-14.