Rugby, Italia quasi alla meta. Mette in difficoltà la corazzata francese, sfiora l’impresa storica con un finale thrilling, sfuma la vittoria a 5 metri dal sogno proibito, paga taluni errori del primo tempo.
Inventa un gioco di orgoglio e coraggio e chiude sotto (24-29) contro quella che molti considerandola più forte del mondo. Soddisfatti gli azzurri ai microfoni Sky. Il potenziale c’è. Il resto arriverà. Guidano la classifica del Sei Nazioni Irlanda , Scozia e Franci
PRIMO TEMPO, ERRORI AZZURRI
Primi minuti già in salita. Dopo soli 4’15” la Francia va in meta con Flement poi trasformata :0-7. Dopo 14’ l’Italia accorcia con Allan (3-7) su calcio piazzato. Seconda metà francese (Dumortier), accorcia ancora Allan al 40’. Ma al 27’ arriva la terza meta dei galletti (Ramos) e il punteggio va sul 6-19. Al 32’ guizzo di Capuozzo che va in meta: 11-19. Terzo calcio di Allan allo scadere e il primo tempo si chiude 14-19. Bilancio in chiaro scuro: errori e orgoglio. Ma la partita resta aperta.
SECONDO TEMPO, L’ITALIA DEL RUGBY C’È
La Francia riparte con rinnovate energie e al 46’ con un calcio di Ramos allunga: 14-22. Al 51 meta di punizione, cartellino giallo per Olivon e l’Italia va ad punto: 21-22. Al 56’ il primo cambio azzurro: esce Ferrari, entra Ceccarelli. Al 62 Allan su calcio piazzato porta gli azzurri in vantaggio: 24-22. Clamoroso. Esce Negri, entra Zuliani. Al 67’ doccia fredda, meta trasformata è risultato ribaltato: 24-29. Ultimi dieci minuti thrilling. Italia competitiva, spregiudicata, solida, coraggiosa, fisica, cosaapevole. Finisce all’82’ con l’Italia a 5 metri dalla meta. Sogno svanito a due passi. Gli azzurri lasciano l’Olimpico tra gli applausi.
CORNICE FANTASTICA
Giornata di sole, temperatura ideale (11 gradi), pubblico caldo, 45 mila spettatori (3 mila dalla Francia), curva imbandierata, curiosità alle stelle per la presenza dei campioni in carica con il giocatore più forte del mondo (Dupont) e una difesa aggressiva, marchio di fabbrica. E tanto entusiasmo. Una festa del rugby vissuta con autentica allegria, tifosi (anche) in maschera, generosi con gli azzurri già dalla fase del lungo riscaldamento. Inni affidati alla Banda Interforze. Inno di Mameli cantato da giocatori e pubblico . Italia in maglia bianca per dovere di ospitalità.
IN 47 MATCH 3 SOLE VITTORIE SULLA FRANCIA
In 47 scontri diretti gli azzurri hanno vinto una volta a Grenoble nella finale di Coppa Europa (1997) e 2 volte a Roma nel Sei Nazioni (2011,2013). Ma l’ultima vittoria è da ricordare (23-18). Erano gli azzurri di Jacques Brunel, il capitano Sergio Parisse (che lascerà Tolone a fine stagione), il pilone destro Martin Castrogiovanni; quest’ultimo si è ritirato nel 2016 ed oggi conduce lo show televisivo “Tu sì quello vales”(Canale 5) con Belen Rodriguez, il pugile Alessio Sakara e la ballerina Giulia Stabile. E ricorda la vittoria sulla Francia di dieci anni fa:”Sì, è stata una grande vittoria. Otto killer davanti ed una mischia “ignorante “: Io, Del Fava, Perugini, Ongaro. Nessun ingegnere è uscito da lì”. E ride di gusto.
IMPRESA SFIORATA DAGLI AZZURRINI U.20 DEL RUGBY
Match giocato a Treviso. L’Italia c’è. Gran partita e successo mancato di un soffio come recita il punteggio finale: 27-28. La Francia ha rimontato l’iniziale svantaggio e ha vinto la battaglia. Gli azzurri Under 20 guidati da Massimo Brunello hanno dominato gli avversari in mischia ordinata e hanno vinto la battaglia davanti; ma non sono riusciti a concretizzare tutto ciò che avevano costruito in 80 minuti dai quali comunque sono usciti tanti segnali positivi.
Gli azzurrini sono usciti dal campo in lacrime consapevoli di aver sfiorato una grande impresa. Ha commentato David Odiase, player of the match della serata :” Abbiamo dato un grande messaggio a tutto il mondo del rugby. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, sono molto fiero di questa squadra”. Per la cronaca l’Italia è andata in meta con Carlos Berlese, Marcos Gallorini, Matteo Rubinato, Francois Mey, Leon Douglas. La trasformazione (unica) ml’ha messa a segno Giovanni Sante.