Rugby, troppa Irlanda per l’Italia: 36-0 a Dublino nel secondo match del Sei Nazioni 2024, sei mete dei Verdi.

Rugby. Troppa Irlanda per l’Italia. A Dublino è finita 36-0 per i campioni in carica che hanno surclassato gli azzurri in tutte le fasi del gioco e ben oltre il punteggio. Sei mete a zero. L’Irlanda, una delle più forti nazionali del mondo, ha confermato la sua superiorità. Partita a senso unico. L’Italia in questa seconda partita del Sei Nazioni non è riuscita a costruire nessuna azione interessante in attacco, la linea di meta e’ sempre stata un miraggio e il risultato finale è stato duro: zero punti segnati. Destino annunciato. L’Irlanda nel rugby è una potenza mondiale.

FORMAZIONI DI PARTENZA
Alcuni cambi nell’Italia dopo l’amara sconfitta all’Olimpico, al debutto con l’Inghilterra (27-24). Non sono a disposizione Lorenzo Cannone e Edoardo Iachizzi (infortunati). Nel triangolo allargatoto si è rivisto Ange Capuozzo con la maglia n.15. Pani e Ioane confermati all’ala.  Brex e Menoncello la coppia di centri, mentre insieme a Paolo. Garbisi ha trovato spazio dal primo minuto Varney. In terza linea capitan Lamaro (n.8) con Zuliani e Izekor a completare il reparto. Ruzza e Niccolò Cannone le seconde linee. In prima linea Ceccarelli (sostituito nella ripresa da Zilocchi),Lucchesi e Fischetti.

IRLANDA CON SEI CAMBI
Rispetto al trionfale debutto in Francia,i Verdi si sono presentati con una terza linea inedita (Baird e Conan), lo scudo del nel capitano Caelan Doris. Quindi due giovani, Casey e McCloskey al posto dei fenomeni Gibson-Park e  Bundee Ali. È il caso di ricordare che negli ultimi 18 mesi l’Irlanda ha subìto una sola sconfitta.

PRIMO TEMPO E TRE METE VERDI
Partenza brillante degli azzurri che potrebbero andare in vantaggio con  una punizione di Garbisi (fuori). Passano invece i padroni di casa con una meta (Crowley)
dopo 8 minuti, trasformata (5-0). Al 26’ seconda meta irlandese (Sheehan), trasformata, ed è 12-0. Terza meta (Conan) al 38’ sempre trasformata (19-0). L’Irlanda dilaga, non lascia respirare, è veloce, non ha punti deboli.  Dominio assoluto, fisico e tattico. Intervallo.

SECONDO TEMPO
Brutta botta al costato per Ruzza che comunque resta stoicamente in campo. Quarta meta irlandese al 50’ di Sheenan:24-0. Al 57’ Italia in inferiorità numerica (cartellino giallo per Menoncello). Quinta meta di JamesLowe che però non trasforma: 29-0. Dieci alla fine, azzurri in campo con Nicotera, Mori,Zambonin, Spagnolo. Sesta meta (Nash), trasformata: 36-0. Si va oltre gli 80 e i Verdi chiudono in bellezza.  Vittoria limpida,  scontata: troppo il divario, tecnico, tattico e fisico.

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Marco Benedetto