Salernitana-Bari 3-2 “fu truccata”: tremano Ranocchia, Gillet e la Serie A

ROMA – Tremano Gillet, portiere del Torino, Ranocchia, difensore dell’Inter, Barreto, centravanti dell’Udinese, e loro altri venti colleghi professionisti. Tremano per un fax dimenticato, tremano per Salernitana-Bari 3-2 del 2009-2010, tremano per un altro filone di calcio scommesse. “Sta per venire fuori altro e porterà a ulteriori risposte, se possibile ancora più clamorose”, ha detto ieri il capo della Polizia, Antonio Manganelli.

Qualche mese fa il quotidiano Repubblica, tra le carte depositate e ignorate dal procuratore della Figc Stefano Palazzi, scova un fax. È un documento nel quale Micolucci, ex calciatore dell’Ascoli, già testimone chiave del processo di Cremona, denuncia una serie di partite “fatte” dal Bari della stagione 2009-2010. Letto quel fax sulle pagine del giornale, il procuratore di Bari, Antonio Laudati, decide di indagare.

La ricostruzione dei fatti è “documentatissima”, spiega un investigatore. Salernitana-Bari fu una “partita strana”. Il Bari era promosso. La Salernitana si doveva salvare. “Due giocatori della Salernitana, Fusco e Ganci contattano alcuni loro amici all’interno dello spogliatoio del Bari. Vogliono, anzi, devono comprare quella partita”. Due tra i giocatori del Bari sono Stellini e Gillet. L’offerta non è chiara: sul tavolo balla una cifra tra i 200 e i 300mila euro per perdere. I senatori ne parlano all’interno dello spogliatoio. Si discute. Alla fine si accetta. Il primo incontro con quelli di Salerno avviene in uno spiazzo autostradale, a conferma del “perfetto stile malavitoso tenuto dai calciatori” dicono gli investigatori, che è uno dei tratti distintivi di questa inchiesta.

Tutti i giocatori sono indagati adesso. Sono stati interrogati e molti hanno rifiutato di rispondere. Dubbi ci sono soltanto su due di loro: Ranocchia e Gazzi. Il centrocampista del Torino, secondo alcuni testimoni, inizialmente rifiutò la propria parte e poi fu costretto ad accettare un computer “in omaggio”. Quanto a Ranocchia le voci dei testimoni si contraddicono: secondo qualcuno prese la busta. Secondo altri rifiutò. La procura di Bari è ormai pronta a chiudere l’inchiesta. Ma a terrorizzare i calciatori sono i processi sportivi. Ranocchia, ad esempio, rischia un’omessa denuncia.

Gestione cookie