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Sampdoria, paura per Massimo Ferrero: blitz dei tifosi al ristorante

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Il numero uno della Sampdoria Massimo Ferrero nella foto Ansa

GENOVA  – Tentativo di aggressione a Massimo Ferrero mentre il numero uno del club blucerchiato si trovava in un ristorante di via Brigate Bisagno, alle spalle di piazza della Vittoria, accompagnato dalla scorta personale e dai funzionari della Digos genovese.

Come scrive La Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Filippo Grimaldi, in seguito al clima ostile che si è venuto a creare nei confronti del numero uno di Corte Lambruschini, a causa del protrarsi della trattativa per la vendita della società, le forze dell’ordine hanno dato disposizione affinché in ogni suo spostamento genovese Ferrero (che già si muoveva con una scorta personale) venga accompagnato anche dagli agenti.

Si è trattato solamente di un tentativo di aggressione perché i presunti tifosi della Sampdoria che hanno provato ad aggredirlo non sono riusciti nel loro intento perché sono stati allontanati prontamente dagli agenti di polizia presenti al ristorante. Locale che, oltretutto, si trova a pochi passi dalla Questura di Genova.  Dopo lo sventato pericolo, Ferrero si è recato proprio in Questura a denunciare l’episodio nella speranza che queste persone vengano identificate al più presto. 

Sampdoria, Massimo Ferrero sbotta: “Basta, è ora di fare chiarezza!”.

“Basta, è ora di fare chiarezza: rendano nota l’offerta…”. Massimo Ferrero, presidente della Samp, puntualizza con una lunga dichiarazione all’ANSA la situazione della trattativa per la cessione del club. “Confermo che il socio Holding Max ha espresso la volontà di cedere la società senza se senza ma, – spiega Ferrero – ma al contempo sottolineo che, fin dall’inizio delle trattative, la richiesta in termini economici non è mai cambiata. La verità è semmai che altri pensano di ottenere un prezzo diverso, non rappresentativo del vero valore della squadra, attivando meccanismi dannosi”.

“Questa situazione sta mettendo in imbarazzo tutta la dirigenza – aggiunge -, che con l’avvicinarsi dell’inizio del campionato, non può liberamente operare, visti i normali vincoli legati ad un meccanismo di cessione. Per questo dico basta, ed invito la controparte a rendere pubblica l’offerta, in modo che tutto sia chiaro e trasparente. Cosi anche la tifoseria potrà capire meglio”.

Capire “chi sta facendo cosa e chi sta aiutando chi e cosa, anticipando che le notizie sin qui diffuse non sono in alcun modo rappresentative di una realtà né contrattuale, né fattuale. E’ altrettanto chiaro che nessun meccanismo discriminatorio potrà indurre Holding Max a modificare la richiesta, ponderata, corretta e soprattutto conosciuta fin dal primo giorno”.

Ferrero ribadisce che, durante gli anni della sua presidenza, “si è lavorato incessantemente, con l’anima e con il cuore di tutti, affinché questa società avesse una stabilità ed una reputazione nel panorama calcistico italiano ed estero; sono state fatte cose importanti, raggiunti traguardi che vanno riconosciuti.

Quindi invito ancora una volta tutti gli attori di queste offerte (in quanto ad oggi tali sono, non trattative), nell’interesse della società, a rendere pubblica la volontà di acquisto, a dichiarare le vere condizioni e prezzi, a sostanziare le proprie disponibilità e fondi (finora non palesi essendo gli offerenti, di fatto, mere “scatole”) dando una accelerata definitiva, adesso o mai più” (fonti: Gazzetta dello Sport e Ansa).

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