Sampdoria-Inter 0-2, doppietta dell’ex genoano Palacio

Pubblicato il 3 Aprile 2013 - 20:42| Aggiornato il 6 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA, STADIO LUIGI FERRARIS –  Rodrigo Palacio vince il suo ‘derby’ personale e trascina l’Inter al successo (0-2) contro la Sampdoria.

Nel recupero della 29/a giornata di Serie A, l’argentino già al Genoa torna nel suo ex stadio, Marassi, e con una doppietta permette ai nerazzurri di superare lo scoglio blucerchiato.

Una vittoria che regala ottimismo a Stramaccioni e che rilancia l’Inter in chiave Champions: il terzo posto occupato dal Milan è ora distante sette punti.

La Sampdoria lotta e si rende protagonista di una gara generosa, ma non basta. Per l’altro grande ex della partita, Cassano, accoglienza ‘mista’ con applausi e fischi all’ingresso in campo.

Ottima la partenza della squadra di casa, che dopo un minuto impegna Handanovic con un colpo di testa di Sansone.

La replica nerazzurra è affidata a Palacio, che sugli sviluppi di un contropiede prova a superare Romero che però riesce a deviare la sfera in corner (3′).

Ancora Samp al 20′: Icardi svetta sul cross dalla destra di Sansone, bravo Handanovic a rifugiarsi in angolo. I blucerchiati giocano con coraggio e si rendono nuovamente pericolosi, un quarto d’ora dopo ad impensierire il portiere nerazzurro ci pensa Krsticic con una bella conclusione da fuori area. Ma a passare è l’Inter.

Mancano due minuti all’intervallo quando, sul cross di Pereira, Palacio è perfetto nell’inserimento e a deviare di testa per l’1-0 dell’Inter. Romero riesce solo a toccare. Per l’argentino, è l’undicesimo centro in campionato.

La squadra di Rossi non si demoralizza e nella ripresa sfiora subito il pareggio con un ottimo spunto di Sansone: al 5′ l’ex Torino prova il tiro dal limite, Handanovic si supera ancora una volta.

Proprio Sansone lascia il posto poco dopo a Maxi Lopez, mentre Stramaccioni, passato alla difesa a tre con l’ingresso di Silvestre, si cautela richiamando Cassano per Kuzmanovic.

Gradualmente i ritmi calano, così come le occasioni. I padroni di casa non riescono più a rendersi pericolosi come nel primo tempo. Ne approfitta Palacio che, al 48′, su contropiede supera Palombo e batte ancora una volta Romero.