Sampdoria-Milan: Pazzini sfida Ibrahimovic

Arriva il Milan capolista sabato al Ferraris e la Sampdoria si concentra per essere protagonista.

I blucerchiati tornano a Marassi dopo il successo di Lecce, ottenuto grazie a una tripletta di Pazzini, e possono contare su un ritrovato Palombo, che puo’ garantire maggior sicurezza a centrocampo e la giusta personalita’ per affrontare i rossoneri. Ma ancora una volta sara’ l’attacco il punto cardine di una sfida che si annuncia spettacolare. Sampdoria-Milan, in verita’, e’ soprattutto la sfida di Pazzini contro Ibrahimovic. Undici reti in due, con l’attaccante svedese manifesto di un Milan ritrovato e il bomber di Monsummano che si e’ definitivamente sbloccato anche in campionato. La tripletta contro il Lecce, oltre a valere i tre punti, ha segnato infatti il ritorno al gol di un giocatore che stava affrontando una fase difficile della stagione. Orfano del gemello Cassano, Pazzini aveva realizzato infatti solo una rete durante i minuti finali di Cesena.

Un gol da tre punti, cosi’ come quelli messi a segno domenica scorsa a Lecce. In entrambi i casi sono valsi il successo della Sampdoria, ma sempre in trasferta. Tra le gradinate amiche l’ultima rete segnata e’ quella di Europa League contro il Debrecen a fine settembre. In campionato, invece, bisogna risalire a maggio, all’ultima partita della stagione 2009/10, per trovare un’altra rete di Pazzini al Ferraris. Un’attesa che i tifosi blucerchiati sperano finisca al piu’ presto, considerando anche che sia a Cesena sia a Lecce si trattava di trasferte a loro vietate. Contro il Milan, Di Carlo – che dovra’ fare a meno di Zauri, Padalino e Semioli – potrebbe presentare dal primo minuto Mannini sulla fascia e soprattutto Marilungo in attacco.

L’attaccante di Montegranaro e’ sembrato infatti la spalla ideale per Pazzini, che con Pozzi ha invece rischiato spesso di ‘scontrarsi’ tatticamente. Di certo la sfida con i rossoneri e’ stata studiata attentamente, come la seduta odierna, incentrata quasi esclusivamente sulla tattica, dimostra ampiamente. Per fermare Ibrahimovic, poi, il tecnico di Cassino si affida in particolare alla propria difesa, che in casa – con appena tre gol subiti, due dei quali contro il Napoli – e’ seconda solo a quella del Bologna.

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