VARESE – Il 19 marzo 2015 sarà un giorno importante per Massimo Ferrero, Er Viperetta, proprietario e presidente della Sampdoria e a processo per bancarotta per il fallimento della compagnia aerea Livingston.
Per il 19 marzo è prevista infatti la decisione del gup di Busto Arsizio (Varese), Luca Labianca, sulla richiesta di patteggiamento di una pena di un anno e dieci mesi di reclusione presentata dallo stesso Massimo Ferrero, nel procedimento con al centro il crac della compagnia aerea Livingston.
Così aveva deciso, a quanto riportato a suo tempo dalla agenzia di stampa Ansa, il giudice nella udienza del 13 novembre, in attesa del parere del ministero delle Attività produttive, al quale è subordinato il patteggiamento, sui risarcimenti proposti da alcuni imputati, tra cui Ferrero, alla parte civile, il commissario straordinario della compagnia aerea Daniele Discepolo.
Della vicenda era stato inondato il web martedì 10 marzo 2015 dopo un articolo di Mario Giordano su Libero cui Ferrero aveva replicato annunciando azione legale.
Secondo l’Ansa del 13 novembre 2014,
“Ferrero, ex presidente del cda di Livingston, è imputato insieme ad altre otto persone, tra cui l’ex presidente di Viaggi del Ventaglio Bruno Colombo, per bancarotta fraudolenta pluriaggravata. Oltre a Ferrero, oggi altre cinque persone hanno formalizzato l’istanza di patteggiamento. Il gup ha fissato quindi la prossima udienza per il 19 marzo, quando è attesa la decisione sulle posizioni di tutti gli imputati. Al centro dell’inchiesta, coordinata dal pm di Busto Arsizio Pasquale Addesso, presunti illeciti commessi nel 2010, quando Ferrero rilevò la compagnia aerea da Bruno Colombo.
L’attuale presidente della Sampdoria, in particolare, è accusato di distrazioni di fondi dalle casse societarie per circa 9 milioni e mezzo di euro. Sono imputati nel procedimento tutti i membri del cda di Livingston e alcuni componenti del collegio sindacale”.