San Siro, stadio Meazza. Milano spaccata in due tronconi. C’è chi lo vorrebbe demolire per far posto al progetto avveniristico, una “cattedrale ovale” disegnata dallo studio Populous di Kansas City.
E c’è chi non vuole la demolizione del vecchio impianto sportivo nato nel 1926 e teatro dei trionfi di Milan e Inter. Come finirà? Il sindaco Sala non vuole interrompere il progetto, il governo (con il sottosegretario Vittorio Sgarbi) considera la demolizione “un crimine”; insomma un abbattimento che non s’ha da fare. Un bel pasticcio. Un ginepraio. Turbolenze in arrivo?
IL DIBATTITO PUBBLICO TERMINA IL 19 NOVEMBRE
La città è stata invitata ad un dibattito pubblico a Palazzo Marino. Una serie di incontri che si concluderanno sabato 19 novembre con la presentazione della relazione finale. Dopodiché la giunta si esprimerà. Dice il sindaco:”Mi auguro che la giunta si esprimerà favorevolmente sul nuovo San Siro”. E poi:”A quel punto le squadre dovranno redigere un progetto esecutivo che non faranno senza il si’ della giunta. Io amo San Siro e ho provato a convincere le società a ristrutturarlo, ma se fosse scelta questa strada il Milan e l’Inter dovrebbero giocare fuori casa per troppo tempo in attesa dei lavori “. Infine:”Se ci fosse una proposta seria la ascolterei”. La frecciata a Sgarbi è evidente.
POLITICA DIVISA, IMBARAZZO NEL GOVERNO PER SAN SIRO
Sgarbi e Berlusconi contrari alla demolizione di “un monumento simbolo della città “. Viceversa il vice premier Salvini tuona: ”Subito il si’ al nuovo stadio. Il Comune ha già fatto perdere troppo tempo a Milano, alle società, ai tifosi”. Infastidito, il sindaco Beppe Sala ha inviato una lettera a Giorgia Meloni “per capire con esattezza quali sono le deleghe del sottosegretario Sgarbi”. Un polverone. Esternazioni bocciate dal sindaco che parla di “protagonismi” strumentali. Per inciso: la Sovrintendenza ha dichiarato che “il Meazza non è vincolabile perché lo stadio è stato reso irriconoscibile dai lavori di ristrutturazione eseguiti per i Mondiali di Italia 90. Dunque si può abbattere. Apriti cielo! Otto consiglieri della maggioranza vogliono votare dopo il 19, i comitati del no adombrano di nuovo la speculazione edilizia. Il tema è ormai nazionale.
NELLO STORICO STADIO DI SAN SIRO IL VIA AI GIOCHI 2026
Il Meazza ospiterà la cerimonia di apertura di Milano-Cortina 2026 (Giochi olimpici invernali, 6-22 febbraio). Dunque per altri tre anni la Scala del calcio resterà in piedi, poi la demolizione totale. Addio Meazza. Al suo posto negozi, area verde, cittadella dello sport, centro congressi , polo sportivo (dal calcetto al padel). Il nuovo San Siro sarà disponibile nel 2027. Sempre che il diavolo stia alla larga.