Santoni: “Buffon, Gattuso e Cannavaro scommettono”, poi ritratta

Gigi Buffon (foto LaPresse)

CREMONA – La bufera del calcio scommesse si è abbattuta su Nicola Santoni: i giornali hanno riportato una intercettazione dove l’ex preparatore dei portieri del Ravenna tirava in ballo nomi illustri della Nazionale Italiana come Gennaro Gattuso, Gianluigi Buffon e Fabio Cannavaro. Oggi è arrivata la smentita del legale di Santoni.

”Ho letto le agenzie di stampa che vorrebbero accreditare l’esistenza di un’intercettazione ambientale in cui Santoni coinvolgerebbe Buffon, Fabio Cannavaro e Gattuso. Tengo a precisare che Nicola Santoni non ha mai conosciuto i predetti calciatori ne’ con gli stessi ha mai avuto alcun rapporto, nemmeno indirettamente”.

Lo ha spiegato in una nota Lorenzo Tomassini, il legale dell’ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna, Nicola Santoni.    ”Appena possibile chiedero’ l’ascolto di tutte le intercettazioni, telefoniche ed ambientali – ha detto Tomassini – con la convinzione che la contestualizzazione dei colloqui, primo tra i quali quello in argomento, releghera’ molti ‘scoop’ al rango di chiacchiere da bar”.

L’intercettazione in questione e’ del 30 settembre scorso ed e’ una conversazione registrata nell’auto di Santoni, tra quest’ ultimo e un conoscente, Maurinho, che in una successiva informativa la polizia presuppone possa essere identificato in Maurinho Ernandes, di 53 anni.

“Buffon gioca 100-200mila euro al mese… Lui, Gattuso… Cannavaro… sono proprio malati”. Sono le parole di Nicola Santoni, amico di Cristiano Doni ed ex preparatore dei portieri del Ravenna, ad un suo amico registrate nelle intercettazioni ambientali. Parlando con ‘Maurinho’, forse l’ex mister del Sud Tirolo femminile Maurilio Ernandes, Santoni descrive il mondo del calcio come un ambiente marcio. Gli inquirenti hanno però sottolineato che al momento non esiste alcun riscontro per il dialogo. L’inchiesta sul calcio scommesse indetta dalla procura di Cremona vede indagati Cristiano Doni, capitano dell’Atalanta abbandonato dalla sua curva, e Stefano Bettarini.

I due avrebbero avuto una talpa all’interno della Lega calcio di Milano che passava informazioni utili nel processo di giustizia sportiva in corso. La “talpa” sarebbe Stefania Ginesio, segretaria del Giudice sportivo, avrebbe messo una “buona parola” per Bettarini e Doni nel processo, ma non è ancora chiaro se tale persona sia indagata. Buone parole risultate inutili, con Doni che è stato condannato dal tribunale sportivo a 3 anni e 6 mesi e Bettarini condannato a 14 mesi.

Continuano comunque gli interrogatori del pm Roberto Di Martino ai giocatori di Mantova, Piacenza e Albino Leffe. Carlo Gervasoni ha segnalato agli inquirenti 20 giocatori coinvolti nelle scommesse e 3 partite di serie A sospette: il 2 a 1 di Palermo-Bari, il 2 a 4 di Lecce-Lazio e il 4 a 2 di Lazio-Genoa. Le dichiarazioni di Gervasoni sulla manipolazione dei risultati delle partite sono in fase di verifica da parte degli investigatori, che si sono concentrati sull’incontro tra Lecce e Bari.

“Ritengo giusto spiegare anche dinnanzi alla mia squadra e ai tifosi il mio coinvolgimento e il senso che ha avuto”, aveva detto Doni lo scorso 23 dicembre al gip Guido Salvini nell’interrogatorio delle indagini preliminari. “Io contavo sulla promozione dell’Atalanta in serie A come obiettivo finale del campionato e devo precisare che personalmente non ho avuto alcuna parte in guadagno in vicende attinenti alle scommesse, il mio obiettivo era solamente l’Atalanta in A”, ha detto Doni confermando la sua collaborazione per la vittoria dell’Atalanta con il Piacenza. L’ex capitano ha però negato qualsiasi coinvolgimento nelle partite dell’Atalanta con l’Ascoli ed il Padova.

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