Sarri-Juventus ma l’obiettivo numero uno dei bianconeri era Guardiola

TORINO – Adesso è ufficiale, Sarri è il nuovo allenatore della Juventus ma sicuramente il tecnico del Chelsea non era la prima scelta dei bianconeri. La Juve ha fatto di tutto per arrivare a Guardiola. Poi ha fatto un tentativo con Pochettino ed infine ha chiuso con Sarri. Tutti allenatori che hanno un comune denominatore nel bel gioco.

Guardiola era l’obiettivo numero uno perché la Juventus sognava un colpo alla Cristiano Ronaldo anche per la panchina ma il tecnico spagnolo sta benissimo al Manchester City, dove guadagna moltissimo e ha pieni poteri sul mercato, ed è convinto di poter vincere la Champions League anche sulla panchina del club inglese.

Dopo il mancato arrivo di Guardiola, la Juve ha sondato la pista Pochettino, prima della finale di Champions League, ma il tecnico argentino, che comunque non convinceva al 100%, ha sparato alto chiedendo un ingaggio di venti milioni di euro a stagione e la Juve ha deciso di far terminare sul nascere questo discorso. 

Così i bianconeri si sono buttati a capofitto su Sarri e hanno convinto l’ex allenatore del Napoli con un ingaggio annuale di sei milioni di euro ed un contratto di tre anni per avviare un progetto tecnico che abbia una durata logica. 

Sarri-Juventus, il comunicato di benvenuto dal sito dei bianconeri. 

Ha appena concluso un’eccellente stagione sulla panchina del Chelsea, coronata, dopo il terzo posto in Premier League e la Finale di EFL Cup, con la vittoria, pochi giorni fa, dell’Europa League.

Dopo aver sollevato il suo primo trofeo continentale, adesso Maurizio Sarri ritorna in Italia, dove ha allenato per tutta la sua carriera, fatta eccezione, appunto, per l’esperienza inglese appena terminata. E da oggi, e per i prossimi tre anni (fino al 30 giugno 2022), guiderà la Juventus.

Sessant’anni, nato a Napoli e vissuto a lungo in ToscanaSarri intraprende nel 2001, dopo anni trascorsi nel mondo del calcio di categoria, la carriera di allenatore a tempo pieno.

Inizia così un’avventura che, dal 2005, lo porta nel campionato di Serie B, alla guida di Pescara, Arezzo e Avellino. La strada verso la Serie A, però, è ancora lunga: Sarri guida, il Verona, il Perugia, il Grosseto, l’Alessandria e il Sorrento, fra B e Lega Pro.

Poi nel 2012 inizia la storia con l’Empoli: Sarri sfiora la promozione nella massima serie già alla prima stagione (nella finale playoff vince il Livorno) e la raggiunge un anno dopo, concludendo il campionato al secondo posto.

L’Empoli si conferma una splendida realtà calcistica anche nella stagione successiva, in cui conquista con anticipo la salvezza matematica. Il 2015, per il tecnico, è l’anno dell’approdo al Napoli, e anche qui Sarri lascia il segno.

Con lui infatti la squadra partenopea raggiunge quota 82, 86 e 91 punti, dal 2015 al 2018: tutte le volte si tratta del record in Serie A per il Club, che conquista per 3 anni, due delle quali senza passare dai preliminari, la qualificazione alla Champions League.

Infine, nel 2018/19, come si diceva precedentemente, l’ottima stagione con il Chelsea, in Inghilterra, e il primo trofeo continentale per Sarri.

E adesso inizia per lui l’avventura in bianconero: benvenuto alla Juventus.

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