Sceicco investe su Manchester City, ma i conti sono ancora in rosso

Pubblicato il 6 Gennaio 2010 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA

Mansour bin Zayed al-Nahyan

Lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan tenta di salvare il Manchester City. Da quanto ha acquistato il club inglese nel 2008 ha investito 395 milioni di sterline, circa 440 milioni di euro, e ora ha sistemato i conti, azzerando i debiti con un’iniezione di capitale da 304,9 milioni di sterline (338 milioni di euro).

Ma  il City detiene ancora il titolo per le perdite record nella stagione 2008/2009 con un passivo di 103 milioni di euro. Nella storia della Premier League peggio dei Citizens – ricorda l’Independent – era riuscito a fare il solo Chelsea, nella stagione 2004/2005, facendo registrare un deficit di 156 milioni di euro. Una voragine che lo stesso City però rischia di superare quest’anno avendo già perso solo in estate quasi 140 milioni per l’acquisto di Gareth Barry, Emmanuel Adebayor, Kolo Tourè, Roque Santa Cruz, Joleon Lescott e Carlos Tevez.

I conti del club di Eastlands resi pubblici oggi 6 gennaio si riferiscono alla stagione 2008/2009 quando al City of Manchester stadium erano arrivati Robinho (in estate), Shay Given, Craig Bellamy, Nigel de Jong e Wayne Bridge (durante la sessione invernale), per un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Dal suo sbarco in Inghilterra lo sceicco Mansour, tra takeover del club, acquisto di giocatori, stipendi e ristrutturazione delle strutture della società, ha investito 859 milioni di euro. E non sembra intenzionato a fermarsi: il prossimo colpo sarà quasi certamente Patrick Vieira, destinato a diventare il primo acquisto dell’era Mancini.

Per confermare il proprio impegno nei confronti della società, lo sceicco ha acquistato altre azioni per 89,6 milioni di sterline: praticamente, 100 milioni di euro tondi tondi. Le astronomiche cifre sono contenuta nel documento finanziario diffuso dalla società. Nell’ultimo anno e mezzo, il City è stato protagonista di pirotecniche operazioni di mercato che hanno rivoluzionato l’organico della squadra, allenata ora da Roberto Mancini.

Al 31 maggio 2009, le perdite ammontavano a 34,2 milioni di sterline: con l’ultimo mercato estivo, però, è stata toccata quota 92,6 milioni di pound (circa 103 milioni di euro). «I risultati finanziari rispecchiano il periodo di rapidi cambiamenti nel club», osserva Graham Wallace, responsabile finanziario del City. La società è impegnata a sviluppare un progetto «per creare un business sostenibile in futuro. Abbiamo sempre detto che questa trasformazione richiederà diversi anni e queste cifre lo confermano», prosegue.

Le ultime operazioni finanziarie compiute dalla proprietà «sono in linea con la strategia e sono una splendida notizia per i tifosi del City. La loro squadra ora può contare su una solida base finanziaria che costituisce la piattaforma ideale su cui costruire il futuro». Anche il Manchester City, quindi, sta lavorando per rispettare i parametri del ‘fair play finanziario’ che la Uefa si appresta ad introdurre. Dal 2012- 2013 bisognerà avere i conti in ordine per partecipare alle competizioni europee ed è necessario prepararsi all’appuntamento.

Non è un caso se anche Roman Abramovich, proprietario del Chelsea, è intervenuto in maniera tangibile ripianando debiti per 340 milioni di sterline (oltre 375 milioni di euro). L’attenzione al bilancio, però, per il Manchester City non comporta immobilismo sul mercato. Anzi, nelle prossime settimane Mancini avrà a disposizione rinforzi per la sua squadra.

Dall’Inter potrebbe arrivare il centrocampista francese Patrick Vieira, mentre il  trentaquattrenne centrocampista argentino Juan Sebastian Veron, contattato dallo stesso Mancini, ha declinato un’offerta da quasi 8 milioni di euro presentata dal Manchester City. Veron, infatti, preferisce restare all’Estudiantes di la Plata.