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Sci, bufera nel Circo Bianco, gli atleti si lamentano: troppe gare, troppi incidenti

Sci, bufera sotto il tendone del Circo Bianco. Gli sciatori alzano la voce: “Troppe gare, troppi incidenti. Ora basta. Vogliamo essere ascoltati”. Portavoce dell’allarme nientemeno che l’americana Mikaela Shiffrin, 29 anni, la regina indiscussa dello sci alpino con 5 Coppe del mondo, 95 vittorie, 150 podi. Record assoluto del Circo, uomini compresi. Probabilmente l’infortunio di Sofia Goggia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La campionessa bergamasca in questi giorni di degenza post operatoria alla clinica “La Madonnina” di Milano ha altro a cui pensare (40 giorni di riposo assoluto) ma concorda con la Shiffrin.

ANNO NERO SULLE PISTE
Molti atleti hanno chiuso anzitempo la stagione. Uomini e donne. La stessa Shiffrin manca dalle piste dal 26 gennaio (infortunio nella prima discesa di Cortina). E all’appello manca, dallo scorso 8 dicembre, anche l’azzurra Elena Curtoni, 33 anni, caduta nel SuperG di Saint Moritz (frattura ossea composta dell’osso sacro). Recupero  clinico lento, stagione finita. Come altri atleti di primo piano. Li ricordiamo.

  • SOFIA GOGGIA – Rottura del pilone tibiale e del malleolo destri.
  • CORINNE SUTER – La campionessa elvetica ha avuto la rottura del crociato e menisco.
  • PETRA VLHOVA – La stella della Slovacchia si è fermata per la rottura del crociato.
  • ALEKSANDER KLIDE – L’asso norvegese, fidanzato della Shiffrin, fuori per spalla lussata.
  • MARCO SCHWARZ- Per l’austriaco rottura del crociato e menisco destri.
  • ALEXIS PINTURAULT – Stagione finita anche per il francese ( rottura del crociato).

MATERIALI TROPPO VELOCI
La causa di questi infortuni è dovuta principalmente perché si va troppo veloci. Velocità conquistata grazie a materiali sempre più all’avanguardia è sempre più performanti. Dice Paolo Di Chiesa (ex azzurro di sci, oggi opinionista Tv): “Ma per supportare queste velocità bisogna potenziarsi muscolarmente. Ma se i muscoli si possono ingrossare, restano sempre gli stessi ossa, tendini e legamenti che vengono così sottoposti a stress sempre maggiori. E per qualche gara ci metto pure una programmazione assoluta”. Certo, lo sci resterà uno sport rischioso come la Formula 1 o il motociclismo. Ma detto questo, visto che non si può tornare indietro con i materiali, bisogna intervenire sulle tracciature. Mikaela Shiffrin ha aperto un dibattito di grande attualità. Un tema che si intreccia anche con i cambiamenti climatici. Una prima soluzione è di non accumulare troppe gare nello stesso weekend. È esagerato disputare 3 prove veloci e 2 Giganti in 5 giorni come è successo in Val Gardena e in Badia. Alla fine la stanchezza lascia dei segni.

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