Sci, Flop Azzurro in Alta Badia, trionfa ancora la Vonn

”E’ un bilancio negativo non solo di questa gara ma di tutto questo week end” dice il ct Claudio Ravetto dopo che sulla Gran Risa di Alta Badia gli azzurri si sono persi sul ghiaccio della pista piu’ amata dagli italiani. Nel gigante ha rivinto – terzo successo in altrettante gare – l’americano Ted Ligety, dominatore di questa disciplina, davanti ai francesi Cyprien Richard e Thomas Fanara.

Migliore azzurro e’ stato il trentino Davide Simoncelli: 10/o in un freddo polare che ha gelato ogni eventuale entusiasmo.

In val d’Isere, nella supercombinata donne, la statunitense Lindsey Vonn – terza vittoria stagionale e 36/a in carriera che la riporta in testa alla classifica generale con 581 punti – ha dominato davanti alle austriache Elisabeth Goergl e Nicole Hosp.

Per l’Italia ci sono il settimo ed il nono posto di Daniela Merighetti e Johanna Schnarf. La prima era stata addirittura seconda nel supergigante che ha aperto la competizione con Schnarf 4/a. Ma la batosta prenatalizia per l’Italia e’ arrivata in Alta Badia.

”L’anno scorso in Alta Badia eravamo maestri con il primo ed il secondo posto mentre oggi non siamo andati piu’ in la’ del decimo con Davide Simoncelli. Nella libera della Gardena siamo stati i piu’ bravi in prova ma certo non in gara. Bisogna trovare il bandolo della matassa e capire perche’ prove ed allenamenti vanno bene, ma non le gare. C’e’ molto da lavorare ancora. Abbiamo un mese di tempo prima dei campionati mondiali di Garmisch” dice ancora il ct azzurro che perlomeno parla chiaro. Sino ad oggi si diceva che gli azzurri amano le piste ripide e dal fondo gelato. Ma non sembra piu’ cosi’: Max Blardone, vincitore l’anno scorso e nel 2005, si e’ perso proprio sul ghiaccio della gran Risa. Partito con il pettorale 1 ha visto i suoi sci sbandare a destra e sinistra ed ha accumulato un ritardo tale da non consentirgli neppure di partecipare alla seconda manche.

”Era come sciare sul marmo bagnato”, ha detto alla fine il piemontese senza pero’ spiegare la debacle. Ed in effetti neppure Ravetto sa dare al momento spiegazioni: l’analisi e’ perfetta ed e’ sotto gli occhi di tutti. Ma i rimedi ancora non si vedono. Del resto pure Alberto Tomba – quattro volte vincitore sulla Gran Risa ed altrettante sul podio – non ha spiegazioni convincenti. Se non che forse si poteva evitare di gelare con acqua la pista visto che da giorni le temperature sono comunque polari. Tomba, nel giorno del suo 44esimo compleanno, ha seguito da casa la gara in tv, ha fatto il tifo ma anche lui, alla fine, si e’ arreso di fronte ad un risultato deludente.

Forse ha ragione Simoncelli: ”bisogna avere piu’ coraggio” e buttarsi giu’ sempre senza paura, rischiando il tutto per tutto. Perche’ e’ questo che fanno anche tutti i rivali. Cosi’ – mentre l’Italia raccoglie gloria nello slittino, nel bob e nel fondo – lo sci alpino latita, macchia scura in una federazione sport invernali che e’ comunque ancora in mezzo ad un guado. Gli sponsor non abbondano, e’ sempre aperta la querelle proprio con Gardena e Badia sui diritti tv ed il presidente Giovanni Morzenti e’ azzoppato da contestazioni interne sulla sue elezione oltre cha da una condanna penale in primo grado che lo ha anche eliminato dagli organismi internazionali degli sport invernali. In questo gelido clima la cdm e’ arrivata al Natale. Per gli uomini c’e’ pausa sino al 29 dicembre con la classica discesa di Bormio sulla Stelvio. Le ragazze invece gareggeranno nuovamente gia’ dopodomani a Courchevel, sempre in Francia, con uno slalom speciale. Solo dopo ci sara’ il riposo natalizio.

Gestione cookie