Scommesse, caso Potenza: “Quel rigore con il Lecce sullo 0-3…”

Pubblicato il 23 Novembre 2009 - 21:03 OLTRE 6 MESI FA

«Se dovesse emergere che il Ravenna quell’anno retrocesse dalla B alla C per queste cose, sarebbe un’amarezza enorme». Così Gianni Fabbri, presidente della società romagnola, ha accolto la notizia sul giro di presunte scommesse che riguarda anche la partita Ravenna-Lecce del 26 aprile 2008.

Fabbri ha fatto in particolare riferimento al comportamento dell’arbitro in quella partita, «già all’epoca fortemente criticato da alcuni giornali». In particolare nella memoria è emerso il rigore assegnato al Ravenna sul 3-0 per il Lecce: «Un rigore strano, che ci è stato concesso a metà del secondo tempo, quasi in chiusura di partita. Oggi ho saputo che l’ex presidente del Potenza calcio, Giuseppe Postiglione, non aveva scommesso semplicemente sulla vittoria del Lecce, ma sul risultato finale di 1-3. E ha vinto 86 mila euro. Adesso mi si sono aperti gli occhi».

Su eventuali responsabilità, Fabbri ha sottolineato la propria fiducia nella magistratura per la verifica del comportamento «di arbitro o giocatori. Non potevo e non posso immaginare che tra i miei tesserati vi sia stato qualcuno che ci ha remato contro». Tanto che «alla vigilia della partita raccomandai all’allora allenatore, il riminese Franco Varrella, di ‘fare attenzionè. Una specie di sesto senso perchè avevo fiutato risultati strani».

Circostanza questa confermata dallo stesso Varrella: ha detto che alla vigilia della partita in questione, delicata sia per il Ravenna che cercava tre punti salvezza sia per il Lecce che voleva tre punti promozione, durante un allenamento aveva avvisato i giocatori di fare attenzione a eventuali strane telefonate.