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Serie A, 32a giornata: Milan e Napoli in vetta, Lazio colpo Champions

di admin |15 Ottobre 2012 14:52

TORINO- Campionato di Calcio di Serie A, 32a giornata.

Anticipi, partite domenicali, posticipi: e il testa a testa scudetto diventa una corsa a tappe.

Il Milan batte la Fiorentina 2-1 nel posticipo della 32/a giornata di serie A e si conferma in testa alla classifica, con 3 punti di vantaggio sul Napoli e 5 sull’Inter.

La partita di Firenze e’ stata decisa dai gol di Seedorf e Pato per i rossoneri, di Vargas la rete della Fiorentina.

Nel pomeriggio il Napoli si era imposto per 2-0 sul campo del Bologna.

La partita viene decisa dalle reti di Beppe Mascara e Marek Hamsik su calcio di rigore. Peggiore in campo Marco Di Vaio: il bomber rossoblù ha fallito due comode occasioni da rete.

Comunque vada a finire, loro, uno scudetto lo hanno gia’ vinto: quello dell’entusiasmo.

Dipingere d’azzurro Bologna non era uno scherzo – soprattutto ai tempi della tessera del tifoso – ma i sostenitori del Napoli, travolti dall’entusiasmo per una corsa tricolore in attesa quanto sorprendente, non sembrano averci fatto molto caso. In Emilia sono arrivati in quindicimila. Quattromila, tessera del tifoso alla mano, dovrebbero essere partiti sotto il Vesuvio. Tutti gli altri si sono dati appuntamento al Dall’Ara convergendo sul capoluogo felsineo dalle citta’ del Nord e del Centro.

Li’, diversamente dalla Campania, si potevano acquistare i biglietti per la gara: in base alle misure di sicurezza e alle decisioni del Casms, infatti, il prezioso tagliando se lo potevano aggiudicare solo i residenti lontani da Napoli e dalla sua regione. Misure che non hanno fermato l’esodo azzurro, tracimato nel capoluogo emiliano, senza particolari problemi per l’ordine pubblico, e finito a tappezzare di colore e calore lo stadio bolognese, gremito da 33 mila persone. Di fatto, equamente diviso tra ospiti e tifosi di casa, travolto dalle magie di Mascara e Hamsik e dal piglio da grande squadra della creature plasmata da Mazzarri. ”Vorrei che gli italiani si rendessero conto che il Napoli e’ una squadra con una tifoseria dello stesso livello delle grandissime – ha ammonito il presidente dei partenopei, Aurelio De Laurentiis -: muovere quindici mila persone e fare il record di presenze al Dall’Ara non e’ cosa da poco”.

E di cui andare pienamente soddisfatti. Folclore nel folclore, in una giornata dal clima ben piu’ che primaverile, tanti sostenitori del ‘Ciuccio’ non hanno nemmeno perso l’occasione di gioire per la vittoria sul campo degli azzurri coinvolgendo anche il presidente onorario del Bologna, Gianni Morandi. ‘Nemico’ per novanta minuti, ma pur sempre un’icona della musica amata lungo tutto lo stivale senza distinzione di sorta tra uomini, donne, adulti e bambini. Icona inseguita e fermata ad ogni passo, verso l’uscita dello stadio, per un autografo o una fotografia. Addirittura per intonare, insieme, qualche strofa della celeberrima ‘O surdato innamurato’. Salutata con la massima onorificenza, riconosciuta a livello di stima e vocale, da una curva: ‘Gianni Morandi, c’e’ solo un Gianni Morandi’.

Risorge la Lazio di Edy Reja. I biancocelesti vincono per 2-0 contro il Parma di Franco Colomba. Reti di Sergio Floccari e Marcio Hernanes.

La squadra romana si porta al quarto posto in classifica, l’ultimo valido per la conquista della Champions League.

Colpo salvezza del Lecce di Gigi De Canio. I giallorossi si impongono a Marassi con reti di Olivera e Di Michele. I blucerchiati accorciano le distanze con una bella rete di Massimo Maccarone.

Fuochi d’artificio allo stadio Barbera di Palermo. I rosanero si portano sul 2-0 in virtù delle reti di Kurtic, al primo gol in campionato, e Mauricio Pinilla.

I bianconeri non si danno per vinti e giungono al pareggio al 97′ con una rete di Giaccherini. Il 2-1 era stato propiziato da una conclusione di Parolo.

Bari e Catania si sono divisi la posta al San Nicola, ma a sorridere sono solo i siciliani. L’undici di Diego Simeone, una settimana dopo la batosta inflitta ai ‘cugini’ del Palermo, si avvicina alla salvezza con una prestazione ordinata, senza grandi affanni difensivi per contenere gli affondi di Alvarez e compagni e grazie ad un lampo di Maxi Lopez che ha fissato il punteggio sull’1 a 1. Per la squadra di Mutti, invece, il punticino rende meno amaro l’ineluttabile ritorno tra i cadetti, ma allo stesso tempo mostra in pieno tutti i limiti tecnici di una compagine che ha gravi lacune sia in fase di finalizzazione che nella retroguardia; e che nonostante tutto ha sfiorato la vittoria nel finale con la rete annullata a Rivas (per un fallo su Andujar)

. Il Bari e’ sceso in campo con un modulo che aveva in Rudolf, tra i piu’ ispirati in avvio, il terminale offensivo, mentre Almiron avrebbe dovuto dettare i tempi della manovra, ma e’ apparso imballato e con poche idee. Di contro il Catania ha giocato una gara di attesa, la difesa e’ stata accorta nel non concedere varchi per gli affondi di Alvarez e Huseklepp, mentre in avanti Maxi Lopez ha messo spesso in difficolta’ Belmonte e Rossi, lenti e poco aggressivi. Fino alla mezz’ora i portieri sono rimasti sostanzialmente disoccupati: l’ardore dei Bentivoglio e compagni e’ stato disinnescato da un buon filtro degli etnei a centrocampo, mentre Alvarez e Huseklepp non sono riusciti a creare spazi sulle fasce per servire poi Rudolf.

Il risultato si e’ sbloccato su calcio da fermo: angolo di Rudolf, e stacco vincente di Gazzi che ha anticipato con un rapido inserimento Carboni. La reazione dei siciliani e’ stata immediata: prima con Bergessio ci sono state le ‘prove generali’ e poi – quasi allo scadere della frazione – Maxi Lopez con una accelerazione ha demolito la resistenza di Belmonte e Masiello, spiazzando Gillet con un diagonale. Nella ripresa sono stati i cambi di Simeone a dare maggiore brillantezza, soprattutto con la vivacita’ e le verticalizzazioni di Gomez, e la velocita’ di Schelotto schierato di fronte al lento Parisi. Proprio i due nuovi entrati hanno avuto buone occasioni per portare il Catania in vantaggio, mentre nel finale i pugliesi hanno sfiorato il colpo da tre punti prima con Gazzi (girata di testa di poco a lato) e poi con il gol annullato a Rivas (per precedente fallo di Ghezzal sul portiere catanese), episodio sul quale il tecnico Mutti ha recriminato nel dopopartita.

Juve vincente ma nervosa. Neanche la terza vittoria consecutiva riesce a rasserenare completamente l’ambiente bianconero. Gigi Del Neri, sonoramente fischiato al momento della sostituzione di Pepe con Martinez, risponde a muso duro e in modo sbrigativo. ”Sui cambi non devo dare spiegazioni a nessuno – dice – Pepe aveva speso molto, volevo dare piu’ freschezza con Martinez. E poi l’allenatore fa i cambi sempre per cercare di migliorare le cose. I fischi? La squadra e’ serena e non li sentiamo”.

Stessi toni sulla rincorsa alla Champions. Davide Ballardini mette un po’ di pepe, sostenendo che la Juve non vale il quarto posto. Del Neri ribatte tra il piccato e l’ironico: ”Sono d’accordo con lui. Io rispetto sempre le opinioni degli altri. Poi ho la mia, chiaramente. Comunque noi facciamo la corsa su noi stessi”. Nella Signora dai nervi piuttosto tesi spicca pure Marco Storari (anche ammonito per perdita di tempo), che, al termine di una settimana di discussioni nate dalle sue parole nel post-gara di Roma, in campo riprende vigorosamente Marchisio e Barzagli per un’azione di gioco e all’uscita discute animatamente con Aquilani. I compagni smorzano la questione. ”Nello spogliatoio c’era un clima molto disteso” afferma Matri. ”Sinceramente non mi sono accorto di nulla”, aggiunge Toni. Del Neri ribadisce il suo punto di vista sulla questione portiere. ”Io rispetto le gerarchie. Le polemiche dei media non mi interessano. Ho due grandi portieri, tra cui Buffon, campione del mondo e titolare della Nazionale”. L’amministratore delegato Beppe Marotta aggiunge: ”Non c’e’ assolutamente un caso Buffon, con lui abbiamo un ottimo rapporto. Oggi si e’ allenato a Vinovo e sta cercando di ritornare ad avere la forma giusta per tornare tra i pali”. Il campo ha detto che la firma sulla vittoria col Genoa e’ soprattutto di Matri e Toni. ”Non e’ facile entrare ed essere decisivi – spiega l’ex campione del mondo – Era una partita da vincere assolutamente, l’autogol avrebbe potuto tagliarci le gambe, ma ci abbiamo creduto, abbiamo lottato fino in fondo”. Vittoria ”piu’ che meritata concorda Matri – ci da’ segnali importanti per il morale”. Del Neri applaude: ”Siamo cresciuti, abbiamo lottato molto per ottenere questo obiettivo della terza vittoria di fila e ce lo meritiamo, i ragazzi se lo meritano.

Siamo sempre stati in partita ed Eduardo ha fatto grandi parate. Questa vittoria ci permette di stare in alto e di guardare con fiducia a Firenze, uno snodo molto importante, perche’ potrebbero aprirsi nuove prospettive se facciamo una grande partita”. Sul fronte Genoa, Ballardini si gode la prestazione dei suoi. ”Oggi ho ritrovato il Genoa che conosciamo. Abbiamo lottato e combattuto ma sviluppato anche un bel gioco. Eduardo? E ”un grande uomo e un grande portiere”.

Partite e marcatori della giornata:

Juventus-Genoa 3-2. Gol: Leonardo Bonucci autogol 7′ (G) Simone Pepe 50′ (J) Floro Flores 57′ (G) Alessandro Matri 65′ (J) Luca Toni 84′ (J).

Bari-Catania 1-1 Gazzi 20′ (B) Lopez 44′ (C)

Fiorentina-Milan 1-2 Seedorf 20′ (M) Pato 49′ (M) Vargas 80′ (F).

Bologna-Napoli 0-2 Mascara 30′ (N) Hamsik 45′ (N)

Cagliari-Brescia 1-1 Cossu 22′ (C) Caracciolo 57′ (B)

Lazio-Parma 2-0 Hernanes 24′ (L) Floccari 80′ (L)

Palermo-Cesena 2-2 Kurtic 4′ (P) Pinilla 42′ (P) Parolo 93′ (C) Giaccherini 97′ (P).

Sampdoria-Lecce 1-2 Di Michele 30′ (L) Olivera 56′ (L) Maccarone 64′ (S)

La classifica:

1. AC Milan 32 20 8 4 56:23 68
2. Napoli 32 20 5 7 52:30 65
3. Inter 32 19 6 7 58:35 63
4. Lazio 32 17 6 9 41:29 57
5. Udinese 32 17 5 10 57:34 56
6. AS Roma 32 15 8 9 49:44 53
7. Juventus 32 14 9 9 50:40 51
8. Palermo 32 13 5 14 47:52 44
9. Cagliari 32 12 7 13 38:37 43
10. Fiorentina 32 10 12 10 38:35 42
11. Bologna 32 11 10 11 34:42 40
12. Genoa 32 10 9 13 31:37 39
13. Chievo 32 8 12 12 30:34 36
14. Catania 32 9 9 14 30:41 36
15. Lecce 32 9 7 16 35:53 34
16. Sampdoria 32 7 11 14 26:36 32
17. Parma 32 7 11 14 30:45 32
18. Cesena 32 7 10 15 29:45 31
19. Brescia 32 7 9 16 28:40 30
20. Bari 32 4 9 19 20:47 21
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