Serie A, 35a giornata: Milan manca un punto per lo scudetto

Pubblicato il 1 Maggio 2011 - 17:11| Aggiornato il 5 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

MILANO- Campionato di Calcio di Serie A, 35a giornata. Il Milan è vicino alla conquista matematica dello scudetto. Manca solamente un punto ai rossoneri per avere dalla loro parte l’aritmetica.

Boato della San Siro interamente rossonera al triplice fischio dell’arbitro De Marco, tutti in piedi a saltare sulle note di “Chi non salta nerrazzurro è”, compostissimo il presidente Silvio Berlusconi che salutato e complimentato dagli altri ospiti della tribuna, non si è lasciato andare a particolari festeggiamenti.

Mathieu Flamini, autore del gol che segna la vittoria del Milan sul Bologna, parla ai microfoni di Sky Sport: “Oggi abbiamo fatto una grande parita. Ci siamo, manca solo un punto allo scudetto e adesso ci siamo davvero vicini.

Abbiamo dato tanto in questo match, anche se gli ultimi minuti sono stati difficili. Sono davvero contento di aver segnato proprio a casa nostra. L’Inter aveva vinto, l’importante era vincere oggi e lo abbiamo fatto. Il Milan ha tanta qualità ed è l’inizio giusto per tornare in pista e portare a casa sempre maggiori risultati.”

Tre punti decisivi per la salvezza del Chievo, una sconfitta che rovina il Lecce, ora terzultimo da solo dopo il pirotecnico pareggio di Marassi tra Sampdoria e Brescia.

Inizio di partita subito interessante con Moscardelli e Di Michele che danno vivacità al match dopo pochi minuti. Il Chievo amministra il pallone, alza il suo baricentro col passare dei minuti, ma il Lecce dimostra di potersi rendere sempre pericoloso con le ripartenze veloci.
Al 18′ pericolosa girata di Moscardelli sull’assist di Bogliacino: il pallone esce di un soffio. Gli ospiti hanno un disperato bisogno di punti e, trascinati da Di Michele, mettono paura a Sorrentino.

E’ proprio l’ex attaccante del Torino a provarci col sinistro: conclusione che finisce di poco sopra la traversa.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0, mentre la ripresa – dopo 13 minuti di stallo – parte con la rete di Rigoni. Non può nulla Rosati, dopo il miracolo su Pellissier, sulla conclusione da posizione ravvicinata del centrocampista veneto.

Il Lecce, subito il gol, si proietta in avanti. Ci prova Chevanton – entrato a sette minuti dal termine al posto di Olivera – con un colpo di testa finito sopra la traversa. La clamorosa occasione del pareggio capita però sui piedi di Ferrario che da due passi non riesce a spedire il pallone in fondo al sacco, permettendo al Chievo di ottenere la quasi matematica salvezza.

Squadre in emergenza al Franchi di Firenze, coi padroni di casa che devono fare a meno di Mutu e ripropongono D’Agostino a centrocampo. Cerci confermato in avanti da Mihajlovic. Nell’Udinese fuori 4 titolari, con Guidolin che si affida a Cuadrado come spalla di Di Natale.

L’Udinese gioca in maniera molto compatta, pressando a tutto campo i portatori di palla della Fiorentina, per poi ripartire utilizzando le fasce. La prima occasione della gara arriva proprio dalla spinta di Isla sulla fascia destra, che serve Cuadrado al limite, palla a Di Natale che impegna Boruc alla parata a terra. La Fiorentina non si scompone e con Cerci mette pressione alla difesa ospite, che dopo 7 minuti perde anche Coda. Due minuti dopo arriva il gol capolavoro di Vargas, che servito da un cross di Cerci, si coordina benissimo e al volo infila il pallone sul secondo palo con Handanovic immobile. Il gol subito spegne un po’ l’ardore dei friulani che lasciano troppo solo Di Natale a lottare contro i centrali viola, con Cuadrado più impegnato a pressare gli avversari che ad impostare la fase offensiva. La Fiorentina invece cresce guidata da un ispirato Montolivo. Al 21° il regista viola si invola sulla sinistra e serve al centro dove un rimpallo fra Behrami e Zapata favorisce l’inserimento di D’Agostino che supera Handanovic per il raddoppio viola. Grande esultanza del centrocampista – nonostante sia un fresco ex – che può finalmente mettere alle spalle il lungo infortunio. La gara si riapre all’improvviso quando Pinzi – sfruttando una corta respinta della difesa – trova la giusta coordinazione e in mezza rovesciata mette alle spalle di Boruc. L’Udinese, rinfrancata dal gol, cresce di intensità e sfiora il gol in un paio di occasioni con Di Natale ed Isla, che però mancano l’ultimo tocco in area. Per sfruttare il buon momento della sua squadra Guidolin decide di dare più peso all’attacco inserendo Denis per Badu. È però la Fiorentina a sfiorare il gol con Gilardino che, nel finale, gira perfettamente di testa un bel cross dalla sinistra, mandando il pallone di pochissimo a lato.

Nella ripresa le due squadre scendo in campo per affrontarsi a viso aperto come nel finale della prima frazione. In dieci minuti infatti si assiste ad un nuovo botta e risposta fra le due squadre, con D’Agostino -ex dal dente avvelenato – che allunga per la Fiorentina, con la complicità decisiva di Zapata, e Asamoah che riporta in gara i friulani sfruttando un buco della difesa viola. Gara viva e tesa, con qualche eccesso di nervosismo, come il calcio rifilato da Pinzi a Cerci già a terra che poteva lasciare in 10 la squadra di Guidolin. La Fiorentina è anche fortunata sui rimpalli, che quasi sempre favoriscono gli attaccanti viola, come al 19° quando la palla finisce a Gilardino al limite dell’area piccola: l’attaccante sorpreso gira a lato con un po’ troppa fretta. Tocca a Cerci allora allungare nuovamente il risultato. L’attaccante servito da Behrami, scatta sul filo del fuorigioco – anzi un po’ oltre l’ultimo uomo friulano – e con un perfetto pallonetto batte Handanovic in uscita disperata. L’Udinese questa volta fatica a reagire e rischia di subire la quinta rete in contropiede, con Gilardino che pecca di altruismo in area, permettendo alla difesa friulana di recuperare e liberare. Gli ospiti comunque non mollano e cercano con insistenza di riaprire nuovamente la gara, trovando però una Fiorentina molto ordinata, che evita cali di tensione e guidata da un D’Agostino magistrale si rende sempre pericolosa. Nel finale, con l’Udinese sfilacciata, arriva anche il 5° gol con Cerci che dal limite fulmina Handanovic e chiude definitivamente la gara.

La Fiorentina sta finendo la stagione alla grande, grazie al recupero di diversi infortunati. Non ultimo il D’Agostino di oggi che ha preso per mano la squadra e l’ha guidata ad una vittoria netta e preziosa contro una delle più belle realtà della serie A. L’ex Udinese cerca così di guadagnarsi la conferma in viola dopo una stagione compromessa da un lungo infortunio e assieme a Cerci e Vargas fa impazzire la difesa bianconera, che imbarca acqua da tutte le parti. L’Udinese subisce una pesante battuta d’arresto nella lotta per la Champions. Le assenze di 4 uomini fondamentali pesano in una gara giocata per lunghi tratti alla pari con la Fiorentina.

Tre volte in vantaggio, tre volte ripreso. Finisce 3-3 il match tra Sampdoria e Brescia e per le rondinelle il distacco dalla zona salvezza resta di 5 punti, ma a tre giornate dal termine. Tutti i gol nella ripresa, con il Brescia che non è riuscito ad ottenere una vittoria che pareva alla portata.

Dopo un primo tempo brutto e senza occasioni, il Brescia va in vantaggio al 5′ della ripresa con Eder, che approfitta di un cross di Zambelli e di un tocco di Caracicolo per insaccare con un rasoterra. Vantaggio che dura poco perché al 10′ i padroni di casa pareggiano. Mannini lancia Biabiany, Bega gli lascia lo spazio per il cross, Pozzi tutto solo in area insacca di testa.

I fuochi d’artificio sono solo all’inizio: la Samp sfiora la rete con Mannini e mentre Pozzi protesta per un rigore, il Brescia torna in vantaggio. Rinvio di Arcari, Caracciolo si insinua tra Ziegler e Gastaldello, arriva davanti a Curci e di punta insacca. Sampdoria che con cuore e cattiveria perviene al 2-2 grazie a Tissone, che si fa 20 metri palla al piede e mette in rete con un rasoterra preciso.

Il Brescia non sembra avere la forza di reagire, Maccarone sfiora il 3-2 (bravo Arcari a chiudere), ma incredibilmente al 39′ ecco la rete di Caracciolo. L’Airone insacca di testa, su cross dal fondo e di destro di Diamanti. I tre punti vorrebbero dire giochi salvezza riaperti, invece Mannini nel recupero (complice anche una ingenuità di Zebina) trova la rete che fissa il risultato sul 3-3.

Brescia che sale a 31 punti, Lecce sconfitto a Verona dal Chievo fermo a quota 35, salvezza che in questo momento si ha con i 36 punti della Sampdoria.

Il gap quindi è ancora di 5 punti, ma con una partita in meno.

La Roma vince a Bari con una incredibile rimonta coronata dal gol di Rosi al 95′. Francesco Totti supera Baggio nella classifica dei marcatori in A (206 gol), i giallorossi restano in corsa per la Champions. Due volte in vantaggio, il Bari si fa rimontare e superare. Un fallo di mano di Juan provoca il rigore per i baresi, che lo trasformano con Bentivoglio, una magia su punizione di Totti pareggia i conti. Prima della fine del primo tempo bel colpo di testa di Huseklepp su cross di Romero. La ripresa inizia nel peggiore dei modi per la Roma, con una gomitata di De Rossi a Bentivoglio: il centrocampista rimedia un giusto rosso. In dieci la Roma non si spegne, ma trova il pareggio ancora con Totti, che trasforma il secondo rigore della partita (trattenuta di Belmonte su Juan). Non sarà l’ultimo penalty della gara: al 33′ Russo ne concede uno dubbio per un fallo di Glik su Borriello: Totti lo calcia nello stesso angolo, Gillet devia sul palo. Poi una traversa di Ghezzal e altre espulsioni: si chiude con 9 uomini (per la Roma) contro 10: esplusi Perrotta per un pugnetto a Masiello e Glik per proteste. Nel finale il gol di Rosi per la rimontona.

Le partite ed i marcatori della giornata:
Chievo-Lecce 1-0 Rigoni 60′ (C)

Parma-Palermo 3-1 Dzemaili 1′ (PA) Modesto 20′ (PA) Pastore 56′ (PAL) Candreva 90′ (PA)

Sampdoria-Brescia 3-3 Eder 50′ (B) Pozzi 55′ (S) Caracciolo 58′ e 84′ (B) Tissone 64′ (S) Mannini 92′ (S)

Fiorentina-Udinese 5-2 Vargas 5′ (F) D’Agostino 23′ e 51′ (F) Pinzi 35′ (U) Asamoah 59′ (U) Cerci 80′ e 87′ (F)

AC Milan-Bologna 1-0 Flamini 4′ (M)

Catania-Cagliari 2-0 Silvestre 80′ (C) Bergessio 81′ (C)

Bari-Roma 2-3 Gol: Simone Bentivoglio 25′ (B) Francesco Totti 30′ e 57′ (R) Erik Huseklepp 42′ (B) Aleandro Rosi 95′ (R).

La classifica:

1. AC Milan 35 23 8 4 61:23 77
2. Inter 35 21 6 8 62:39 69
3. Napoli 35 21 5 9 55:34 68
4. Lazio 34 18 6 10 46:32 60
5. Udinese 35 18 5 12 61:42 59
6. AS Roma 35 17 8 10 55:49 59
7. Juventus 34 14 11 9 52:42 53
8. Palermo 35 15 5 15 53:58 50
9. Fiorentina 35 12 13 10 45:38 49
10. Genoa 35 12 9 14 38:40 45
11. Cagliari 35 12 8 15 42:44 44
12. Chievo 35 10 12 13 33:35 42
13. Parma 35 10 11 14 37:46 41
14. Catania 35 10 10 15 35:47 40
15. Bologna 35 11 10 14 34:47 40
16. Cesena 35 9 10 16 33:47 37
17. Sampdoria 35 8 12 15 30:42 36
18. Lecce 35 9 8 18 40:61 35
19. Brescia 35 7 10 18 31:47 31
20. Bari 35 4 9 22 22:52 21

Lo spettacolo dello stadio San Siro di Milano (Foto LaPresse)