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Serie A, il campionato più sconcertante del dopoguerra: vola il Napoli, crollano Milan e Juve

Serie A, che succede? Non c’è mai stato nel dopoguerra un campionato così sorprendente. Così inatteso. Per certi versi persino sconcertante, se non addirittura sbalorditivo. Più inopinato del campionato 1969-1970 quando il Cagliari di Gigi Riva e mister Scopigno vinse lo scudetto uccellando l’Inter (seconda) di Facchetti e Mazzola e castigando la Juventus (terza) di capitan Castano e Anastasi; più impensato del torneo del 1985 vinto dal Verona di Osvaldo Bagnoli che seppe guidare una banda di satanassi come il dongiovanni Marangon, l’erculeo Briegel, lo svalvolato Elkjaer, il timido Fanna, lo scugnizzo Galderisi, il labbro arguto di Antonio Di Gennaro (non a caso oggi fa il commentatore Rai). Anche il campionato 1990-1991, vinto dalla Sampdoria, ha spiazzato un bel po’ di scriba (quorum ego); ma non si era fatto i conti quell’istrione di Boskov e del duo Vialli- Mancini.

Napoli in fuga verso lo scudetto

Ma i colpi di scena che si stanno registrando quest’anno nessuno li aveva pronosticati. Tante le sorprese. In primis il Napoli di Spalletti e Osimhen già a +13 alla 20 esima giornata davanti all’Inter (40 punti) e un trio bloccato a quota 38: Lazio, Atalanta e Milan tallonati dalla Roma (37) sconfitta proprio al Maradona da un superbo Ciuccio e ipnotizzata da un perfetto Meret. Senza contare che Spalletti non ha sbagliato una mossa; Mourinho invece è stato tradito dai difensori ( il che è raro).

Crollo impensato di Juve e Milan

La signora è sparita di nuovo. Punita con il -15 della Giustizia Sportiva ha ceduto, in casa, nientemeno che con il sorprendente Monza di Palladino e Galliani. Inatteso pure il crollo del Milan campione d’Italia, demolito a San Siro dal Sassuolo (5 a 2); un Milan irriconoscibile che ha infilato a gennaio una striscia negativa di 6 match. Pioli si gioca tutto a cominciare dalla Champions. Una classifica così era impensabile alla vigilia del campionato. Pure la classifica dei marcatori è curiosa. C’è un solo italiano nel gruppetto di testa ( Zaccagni della Lazio). I rossoneri sono in fibrillazione, e domenica c’è un derby ad alto rischio. L’Inter di questi tempi deve fare i conti oltretutto con i tifosi furiosi circa l’esito del calciomercato . Non può fallire.

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