ROMA – Troppi crociati ko fra gli sportivi italiani. Sono già otto gli infortuni occorsi ai top player della Serie A dall’inizio dell’anno.
La colpa? Una spiegazione possibile arriva da Rocco Papalia, ordinario di Ortopedia e Traumatologia all’Università Campus Bio-Medico di Roma .
Come scrive adnkronos.com, il fenomeno “è legato alla qualità dei campi di allenamento e di gioco e alle preparazioni atletiche personalizzate: nel nostro Paese esistono grandi centri che tentano di uniformare il modo di lavorare agli standard europei, ma molti fanno per conto loro.
E questo può creare dei problemi. Infine, il numero maggiore di infortuni nelle grandi società di calcio è frutto del numero di eventi sportivi (3-4 a settimana) che i calciatori devono sostenere: questo aumenta lo stress muscolare e limita la capacità di recupero”.
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