Serie A, Lazio-Inter: questa volta si fa sul serio

Olympia eseguirà il consueto volo prima della partita

Il peggio e’ passato.

La sensazione che si respira dalle parti di Appiano Gentile e’ che se il periodo terribile non e’ ancora alle spalle, di sicuro sta esaurendo la sua influenza nei confronti dell’Inter. Il Twente in Champions, con conseguente passaggio di turno, e soprattutto la partita folle e spettacolare contro il Parma in campionato non solo hanno salvato la panchina di Rafa Benitez ma hanno permesso alla squadra di recuperare parte di quello spirito di feroce agonismo che sembrava essersi perso con l’addio di Mourinho.

Insomma, l’Inter sta lentamente tornando a essere quella che il mondo intero ha imparato a temere negli ultimi dodici mesi. E poco importa se per l’Iffhs, la federazione internazionale di storia e statistiche del calcio, il Barcellona ha appena scavalcato l’Inter in testa al ranking mondiale dei club. I cinque gol rifilati al Real Madrid consentono a Messi e soci di avere un vantaggio di quattro punti sugli interisti (301 contro 297). Ma col mondiale alle porte la formazione di Benitez potrebbe ritrovarsi con un margine favorevole di 25 punti. Il sorpasso, peraltro, potrebbe gia’ arrivare domani contro la Lazio. Perche’ allo scudetto quelli dell’Inter non hanno intenzione di rinunciare. D’altronde i numeri dicono che battere i biancocelesti significherebbe tornare a respirare aria di vertice, dopo essere stati nelle ultime settimane a sgomitare per un sesto posto che mal si abbina ai trofei che la squadra ha conquistato nel 2010.

L’infermeria dell’Inter, inoltre, si sta progressivamente svuotando, e anche questa e’ una bella notizia per Benitez, soprattutto in vista del mondiale, dopo che i bollettini medici avevano costretto l’allenatore nerazzurro a inventarsi moduli e uomini per tenere la barra dritta in attesa di tempi migliori. Muntari ha ripreso ad allenarsi col gruppo e dovrebbe farcela a essere presente contro la Lazio, anche se forse non dal primo minuto. Poi c’e’ Thiago Motta che di sicuro e’ uno di quegli elementi che piu’ sono mancati ai nerazzurri. In attacco, Benitez sembra orientato a riconfermare l’inedito tridente offensivo rappresentato da Snejider, Biabiany e Pandev.

In attesa del ritorno dello squalificato Eto’o e dell’infortunato Milito (che dovrebbe rientrare col Werder), all’Inter si torna dunque a sorridere. E se davvero Cassano diventera’ nerazzurro a gennaio, come voci sempre piu’ insistenti sembrano confermare, allora e’ probabile che a intristirsi saranno gli avversari.

”La partita perfetta” per ottenere quel successo che potrebbe aprire alla Lazio le porte del paradiso. Alla vigilia della sfida contro l’Inter, il tecnico biancoceleste, Edy Reja, non ha dubbi: quella contro i nerazzurri e’ la partita chiave per capire fin dove potranno spingersi i sogni del popolo laziale, che domani tornera’ ad invadere lo Stadio Olimpico (previste 50 mila persone), ma stavolta non per sostenere i nerazzurri e scongiurare cosi’ lo scudetto della Roma, bensi’ per soffiare sulle ali di Olimpia e della Lazio. ”Battere l’Inter significa aprirsi spiragli ancora pu’ importanti – ha confessato in conferenza stampa – Una vittoria ci darebbe forza, entusiasmo e convinzione nei nostri mezzi, e regalerebbe una grande gioia anche ai nostri tifosi che domani sera saranno numerosi. Per farlo, pero’, servira’ una partita perfetta”.

Guai, pero’, a sottovalutare l’incerottata Inter di Benitez (”Ho grande stima per lui”), priva di Eto’o, Milito, Samuel, Maicon, Chivu e Julio Cesar, solo per citare gli assenti piu’ importanti, e con Pandev schierato centravanti nella sua prima da avversario all’Olimpico. ”E’ una partita importante, per la classifica, e per l’avversario che affrontiamo – ha aggiunto Reja – ricordiamoci che stiamo parlando della squadra che l’anno scorso ha vinto tutto. L’Inter viene da due buone prestazioni, e sta recuperando dei giocatori importanti. La formazione che scendera’ in campo domani testimonia che l’Inter resta sempre una grandissima squadra”. Intanto, pero’, e’ la Lazio ad arrivare allo scontro diretto con quattro punti di vantaggio sui nerazzurri. Nonostante il secondo posto in classifica, Reja preferisce mantenere un profilo basso, anche se si dice pronto a sfatare il tabu’ della Lazio contro le grandi (Inter, Milan e Juventus): l’ultimo successo risale addirittura al 2003 e proprio contro l’Inter. ”La mia Lazio e’ consapevole di essere forte – ha confessato – Lo abbiamo dimostrato sul campo, con ottime prestazioni, buon gioco e soprattutto con i risultati. La consapevolezza e l’autostima ci sono. Personalmente quando ero a Napoli ho battuto tutte le grandi, e mi auguro che nelle prossime partite con Inter e Juventus la cosa si possa ripetere”. Di certo, contro i nerazzurri, domani, non si vedra’ la Lazio arrendevole dello scorso anno, e anche i tifosi non faranno certo mancare il loro sostegno.

”Quello e’ il passato, domani non succedera’ la stessa cosa. Daremo il 105% davanti ad uno stadio pieno che fara’ il tifo per noi”. Nessun problema di formazione invece per Reja che, a differenza del collega Benitez, dormira’ sonni tranquilli e sara’ chiamato solo a sciogliere un dubbio a centrocampo: uno tra Brocchi, Matuzalem e Ledesma restera’ fuori. Il candidato numero 1 a sedersi in panchina, questa volta, sembra essere proprio l’argentino.

Ma la vera novita’ potrebbe essere il modulo: Reja sta pensando nelle ultime ore al 4-3-1-2, almeno in partenza, con Hernanes a fare il trequartista unico alle spalle di Floccari, schierato da centravanti, e Zarate, come seconda punta. Un modulo camaleontico, pronto a trasformarsi nel corso della partita nel consueto 4-2-3-1. Per il resto l’allenatore biancoceleste si affidera’ come di consueto al quartetto difensivo titolare (Lichtsteiner, Biava, Dias e Radu), che ha reso la Lazio la migliore difesa del campionato con Chievo e Inter.

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