Terminate le partite valevoli per le Qualificazioni alla Coppa del Mondo in Sudafrica si torna a parlare, finalmente, di Campionato.
Si rinizia con il botto. Fiorentina-Juventus, sabato, e Milan-Roma, domenica, sono le partite di cartello.
La sosta è servita a Leonardo, allenatore del Milan, per chiarire il suo punto di vista al fuoriclasse brasiliano Ronaldinho che, in virtù delle sue prestazioni di basso livello, non era stato convocato dal Brasile.
Escludendo rarissime eccezioni, Ronaldinho non riesce ad inanellare una serie di prestazioni positive.
Pochi i flash in una stagione disastrosa: i due assist a Pato in Siena-Milan, il gol magnifico all’Atalanta e poco altro.
La Roma è decisamente un cattivo cliente. I giallorossi, sotto la guida di Claudio Ranieri, hanno ottenuto 3 vittorie e 2 pareggi nelle ultime cinque partite di campionato.
Il Milan, sotto in classifica rispetto la Roma, è chiamato al riscatto davanti il pubblico amico.
I tifosi sono al limite della sopportazione. La squadra delude in campionato ed in Champions League, il calciomercato estivo è stato ridicolo. La cessione di Kakà non è stata rimpiazzata da nessun giocatore di pari livello.
La gestione del caso Cissokho, passato poi al Lione, ha fatto perdere le staffe alla curva milanista.
Uno dei problemi più grandi è la collocazione tattica di Ronaldinho. Il funambolo brasiliano, fino a questo momento, non ha convinto nel ruolo di trequartista dietro le due punte.
Nelle ultime settimane Leonardo sta provando l’ex Pallone D’oro nel ruolo di seconda punta. La scelta è dettata soprattutto dal periodo nero che stanno attraversando Pato ed Huntelaar.