ROMA – Il Generale Inverno ferma le armate di Conte e Donadoni: la neve e il gelo che imperversano sull’ Emilia come su buona parte d’Italia costringono al rinvio di Parma-Juventus, anticipo della 21/a giornata, in programma nell’ultimo dei Giorni della merla, tradizionalmente i piu’ freddi dell’anno. E, con la neve, fioccano le polemiche: sull’ opportunita’ da far giocare un turno infrasettimanale in notturna a cavallo tra gennaio e febbraio.
Ma i rigori dell’inverno colpiscono anche il turno di serie B di stasera: rinviate Sampdoria-Empoli e Modena-Albinoleffe.
Apre il dibattito Delio Rossi: ”Non e’ il massimo della vita giocare sottozero, la sera”. E, pensando che la sua Fiorentina e’ attesa domani sera a Bologna per il derby di un Appennino ora copiosamente innevato, aggiunge: ”Sono rimasto al calcio di domenica alle tre per tutte le categorie, saro’ un nostalgico ma per me il calcio e’ quello”.
Invita a fare di necessita’ virtu’ Maurizio Beretta: ”Il calendario e’ praticamente obbligato, gli impegni internazionali e le competizioni nazionali le conosciamo tutti”, dice all’ANSA il presidente della Lega di serie A.
”E’ un calendario che ricalca quello di altri Paesi. E poi non conta se la gara sia in notturna o meno, se c’e’ neve che cambia se l’orario d’inizio e’ pomeridiano? D’altra parte noi siamo convinti che la sicurezza di spettatori e giocatori sia il punto di riferimento, cosi’ come continuiamo a ritenere che una nuova generazione di stadi potrebbe dare un contributo importante”, sottolinea.
Sul problema degli stadi si sofferma anche l’ad della Juve, Beppe Marotta. ”E’ assurdo che si giochi in impianti cosi’ obsoleti e fatiscenti. E’ ora che la politica si muova, per promuovere la nuova legge sugli stadi. Non e’ possibile che ci rimetta sempre lo spettacolo del calcio”, lamenta Marotta, come a far rilevare che nel proprio Juventus Stadium la squadra bianconera ha giocato regolarmente, sabato sera, contro l’Udinese nonostante la neve.
In sintonia con Beretta il presidente della Lega di B, Andrea Abodi. “Quando si fanno i calendari ad agosto è impossibile prevedere se nevicherà a fine gennaio o a febbraio e persino a marzo. E neanche conta se si giochi in notturna o meno”, dice all’ANSA, pur ammettendo che “la questione andrà affrontata perché non possiamo costringere i tifosi a certi sacrifici. Un pizzico di polemica, e un’ombra di dubbio sulla reale impossibilita’ di giocare stasera al Tardini, nelle parole dell’ad del Parma, Pietro Leonardi: “Alle 20 ho accettato la decisione anche se oggi siamo qui tutti a parlare. Nessuno ha avuto niente da dire in occasione di Parma-Palermo (il 4 dicembre scorso, ndr), nonostante ci fosse la nebbia”. Allora “non c’erano certo le condizioni per giocare”, rileva Leonardi.
Vicino a Delio Rossi, il collega bianconero Antonio Conte, che polemizza: “E’ impossibile che, con i mezzi che ci sono a disposizione oggi, si debba rinviare una partita del genere. Si poteva giocare alle 15”.
Amareggiato ma non sorpreso, il presidente dell’Associazione calciatori, Damiano Tommasi, invita a soluzioni condivise: “Purtroppo nel calcio italiano, nelle scelte l’aspetto sportivo passa sempre in secondo piano, o anche piu’ in la’. Per questo anche nella questione dei calendari si fanno tanti errori: sarebbe meglio condividere le decisioni con giocatori e allenatore”. “Gli impegni – commenta con l’ANSA il n. 1 del sindacato – effettivamente sono tanti, ma se la Lega parlasse con noi per i calendari, magari ne uscirebbe una programmazione migliore. E comunque, con una decisione condivisa, perlomeno non ci sarebbero tante lamentele”.