Ciro Ferrara torna con i tre punti da Parma. Salva la panchina (forse), aggiunge tre punti pesanti a una classifica bisognosa di ossigeno e guarda avanti. Per non pensare alla brutta gara del Tardini, dove la Juve la spunta a fatica e mette in mostra poco gioco e tanta confusione. Una partita da salvare solo per il risultato (2-1), con la squadra di Guidolin che, tutto sommato, avrebbe meritato qualcosa in più.
In avvio Ferrara non ha nemmeno il tempo di preoccuparsi. Passano tre minuti e la sua Juve passa con un gol di testa di Salihamidzic su sponda di Chiellini. E’ la miccia che accende una partita che i bianconeri faticano a gestire. Il Parma, infatti, cerca subito il pari, ma le conclusioni di Biabiany e Morrone servono solo a scaldare il Tardini.
Al 22′ la Juve perde Trezeguet per infortunio (dentro Amauri), ma la situazione non cambia. Anzi, il Parma aumenta la pressione e al 25′ trova il gol del pareggio con un colpo di testa di Amuruso, che poco dopo sfiora il raddoppio con un gran destro dalla distanza.
La Juve non si scompone, cerca di trovare i giusti equilibri e al 39′ si riporta avanti. Questa volta grazie a un’autorete di Castellini, che di testa batte Mirante nel tentativo di anticipare Amauri.
Nella ripresa il Parma aumenta la pressione e Castellini e Zenoni provano, senza fortuna, a riequilibrare il risultato. La Juve soffre, si affida alle giocate dei singoli ma conclude poco. A complicare le cose arriva l’espulsione di Caceres, ma non c’è più tempo.
Finisce 2-1 per la Juve, che fa cassa e guarda a domenica sera, quando all’Olimpico arriverà il Milan in quello che ha tutti i contorni di uno spareggio Champions.
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