La luce in fondo al tunnel per il 60enne che è svenuto per la fame: è il presidente di Serie A ad offrirgli un lavoro per uscire dalla crisi
La luce in fondo al tunnel, la speranza dopo mesi di disperazione. Per l’ex operaio di Roma svenuto per la fame qualche giorno fa è arrivata la notizia più attesa: un’offerta di lavoro da parte di un presidente di Serie A.
È Claudio Lotito, o meglio sua moglie Cristina Mezzaroma, ad aver offerto un impiego al sessantenne protagonista della vicenda finita sui giornali negli ultimi giorni. Una vicenda fatta di disperazione e voglia di non mollare, di soldi che mancano e bollette da pagare. Quello che l’uomo non riusciva più a fare dopo aver perso il lavoro nello scorso febbraio. La ditta di ristrutturazioni per la quale lavorava ad inizio 2024 ha deciso di mandarlo via e da lì è iniziato il calvario.
Disoccupato, con un figlio di 12 anni da mantenere, per l’uomo sono arrivati giorni difficili. Dalla casa di Labaro ogni mattina si recava in centro alla ricerca di qualcuno che gli offrisse un impiego, la possibilità di guadagnare qualcosa. Niente da fare però ed allora, con i soldi finiti, le bollette non pagate e la famiglia da sfamare, ha iniziato a non mangiare lui. Uno, due, tre giorni prima di crollare: qualche giorno fa, infatti, è svenuto in Piazza delle Cinque Giornate.
L’uomo è stato soccorso dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, che hanno iniziato ad aiutarlo organizzando una raccolta alimentare, e la sua storia è finita sui giornali, arrivando anche a Cristina Mezzaroma, moglie del numero uno della Lazio Claudio Lotito.
La donna, presidente della Fondazione SS Lazio 1900, si è subito attivata per aiutarlo ed ha fatto sì che gli fosse offerto un lavoro. È lo stesso 60enne dalle pagine de Il Messaggero a raccontare quanto gli è successo, non nascondendo la sua sorpresa: “Ancora non ci credo, devo metabolizzare: è gente di un certo livello e vogliano aiutarmi“.
Ora l’uomo dovrà sostenere un colloquio, ma intanto può tornare a sperare che il periodo di crisi sia definitivamente alle spalle: “Da tre giorni non mangiavo e bevevo solo acqua: erano finiti i risparmi e qualunque cosa racimolassi era per la mia famiglia – il suo racconto –. Ho provato anche a farmi ricoverare per avere un pasto, ma le mie analisi erano buone e non mi hanno ricoverato“.
Ora però si intravede la luce: l’offerta di lavoro, il colloquio in arrivo e la speranza di poter finalmente mettersi alle spalle il buio degli ultimi mesi.
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