ROMA – Serie A diritti tv: Sky offre di più, Lega tentata da Mediaset. Alle 24 scade asta. La prima notizia, nella partita da 1 miliardo di euro per l’assegnazione da parte della Lega calcio dei diritti tv della Serie A, è che i presidenti delle squadre hanno rinviato a mezzanotte la scelta tra Sky e Mediaset, i duellanti. Insieme all’advisor Infront si è deciso per una lettura estensiva del limite posto al bando (era mezzogiorno di oggi). Un supplemento temporale che spiega lo stallo in Lega: se non si decide entro oggi si troverebbe di fronte a una perdita d’incasso del 20%, 200milioni secchi, perché con una nuova gara ci sarebbero ricorsi in tribunale con Sky e Mediaset che nell’offerta non andrebbero oltre i minimi previsti, un nuovo passaggio all’Antitrust.
Sky offre di più, Mediset l’accusa di posizione dominante. “È facilissimo il problema, non ci sono mille ipotesi – ha riassunto l’ad del Milan Galliani – oggi o si assegna o non si assegna e in quel caso si rifà il bando”. Sarà facile ma la circostanza che la Lega non sia davvero neutrale di fronte ai due interlocutori (“La Lega salva Mediaset” titola il Fatto Quotidiano) è più di una sensazione. Da una parte Sky ha fatto l’offerta più alta e reclama i due pacchetti maggiori (digitale e satellite) che le consentirebbe di trasmettere in esclusiva l’86% del mercato. Dall’altra Mediaset denuncia la posizione dominante del concorrente in violazione dell’Antitrust. Infront il mediatore che cura il bando per conto della Lega, avrebbe individuato un punto di equilibrio nell’assegnazione a Sky del digitale e a Mediaset il satellite (“assurdo”, commenta Il Fatto Quotidiano). Infront, va ricordato, è gestito da diverse personalità uscite dal mondo Mediaset e del resto la stessa figura di Adriano Galliani in Lega non è distinguibile da quella del dirigente berlusconiano.
Ancora una volta ieri l’advisor della Lega Infront ha suggerito ai presidenti (incontrando a quanto pare diffusi dubbi ma l’opposizione convinta del solo Napoli e quella più blanda di Roma e Fiorentina) di operare una divisione incrociata dei pacchetti A e B, con diritti per il satellite a Mediaset e quelli per il digitale a Sky, e pacchetto D, con le gare rimanenti in esclusiva, alla tv di Berlusconi, grazie all’offerta condizionata. Una soluzione che farebbe incassare circa 1,1 miliardi di euro. (Michele Di Branco, Il Messaggero)