Siena: sgarbo alla Fiorentina renderebbe la B meno amara

Aleandro Rosi

Con la retrocessione già sostanzialmente sancita, la partita contro la Fiorentina potrebbe sembrare priva di spunti, una tappa forzata da consumare necessariamente prima delle vacanze. Ma si tratta di un derby, della sfida più sentita dalla tifoseria bianconera.

E soprattutto c’è da riscattare il clamoroso 1-5 dell’andata. Nel giorno dell’Epifania i viola distrussero la squadra di Malesani: tre gol nel primo tempo, altri due nella ripresa per un risultato che brucia tantissimo sulla pelle dei sostenitori bianconeri.

Ed è destinato a bruciare ancora per molto, visto che il prossimo anno non ci sarà l’occasione del riscatto. Per questo oggi Maccarone e compagni sono chiamati a ‘vendicare’ quell’onta. Il risultato in sé non servirà a lenire il dolore della retrocessione ma potrebbe costituire un parziale riscatto di quel ‘cappotto’ subito nella partita d’andata.

La settimana è stata rovente fuori del campo: il presidente Mezzaroma è stato impegnato in un duello a distanza con mister Mourinho, che ha gettato benzina sul fuoco delle polmiche con le sue dichiarazioni post coppa Italia sul premio a vincere nella sfida dell’ultima giornata. La squadra invece è rimasta in silenzio, così come il suo allenatore: bocche cucite, testa bassa e concentrazione rivolta solo alla partita. Malesani ha perso un po’ di pezzi per strada: Pratali e Tziolis sono fuori per problemi fisici, così il tecnico apporterà poche variazioni rispetto all’undici iniziale di domenica scorsa. In difesa al posto dell’ex empolese è favorito Terzi su Odibe.

A centrocampo torna Vergassola dopo aver scontato il turno di squalifica, mentre in attacco si prospetta una conferma in blocco per il quartetto Jajalo, Ghezzal, Maccarone, Calaiò. I convocati sono diciannove: portieri Curci e Ivanov (che prende il posto dell’infortunato Pegolo), difensori Brandao, Terzi, Rossi, Odibe, Malagò, Rosi, Del Grosso e Cribari, centrocampisti Vergassola, Ekdal, Jarolim, Codrea e Jajalo, attaccanti Maccarone, Larrondo, Reginaldo, Ghezzal e Calaiò. Qualcuno auspicava la presenza dei giovani della formazione Primavera nelle ultime partite, ma Malesani non ha preso in considerazione questa ipotesi. Come da tradizione, il sabato non è stato effettuato nessun allenamento: la squadra si é ritrovata nel primo pomeriggio per raggiungere Firenze.

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