GUBBIO (PERUGIA) – Simoni accetta di buon grado la ''condanna'' ad allenare il Gubbio in serie B.
''Non pensavo di dover vivere in carriera una nuova stagione in panchina, ma gli ultimi risultati e l'amore che Gubbio mi dimostra ogni giorno mi hanno 'condannato' a farlo'': dopo le titubanze di due settimane fa, ora il 72enne tecnico di Crevalcore si e' definitivamente convinto a proseguire questa esperienza alla guida della squadra umbra.
''In verita' – aggiunge, all'indomani della vittoria sul Cittadella, dopo quella sul Torino ed il pareggio a Livorno – questa 'condanna', se vogliamo chiamarla cosi' per gioco, e' arrivata dopo la gara di Livorno di sabato scorso: raggiungendo il pareggio nel finale di gara, questi ragazzi hanno mostrato un grande attaccamento alla maglia ed una gran voglia di lottare. Non sarebbe stato logico non proseguire con loro. La vittoria di ieri con il Cittadella e' stata una conseguenza e la conferma dei valori che ha questo gruppo''.
Ritiene comunque, l'ex tecnico di Torino e Inter, che nella svolta del Gubbio (sette punti nelle ultime tre partite, quanti ne aveva ottenuti nelle dieci gare precedenti sotto la guida di Fabio Pecchia) non ci sia alcun segreto. ''L' inversione c'e' stata vincendo contro il Torino ed e' ovvio che in quel caso, con tre giorni appena di lavoro – tiene a far notare Simoni – i meriti erano di chi mi aveva preceduto. In quel caso i giocatori hanno avuto una grande reazione per il fatto che l'esonero dell' allenatore li ha fatti sentire anche responsabili ed in campo hanno dato il massimo''. Poi Simoni, che della squadra umbra fino a tre settimane fa era direttore tecnico, da' una spiegazione anche degli scarsi risultati della gestione Pecchia: ''i problemi del Gubbio ad inizio stagione – riflette – erano dovuti al fatto che avevamo costruito una squadra con giocatori che non avevano mai disputato la serie B e l'impatto e' stato difficile''.
''Quello di avere Gigi Simoni in panchina e' stato sempre un nostro sogno'', rivela il direttore sportivo eugubino, Stefano Giammarioli: ''per la sua grande serieta' – dice – abbiamo sempre rispettato la sua volonta', che era quella di non tornare in panchina. Ora pero' si sta rivelando una fortuna che lui abbia deciso di tornare a are l'allenatore''.