È il match dell’anno. Il confronto più atteso e desiderato delle “Nitto Apt Finals”, il torneo con i migliori otto tennisti del mondo. Un incontro stellare: Djokovic contro Sinner. Il Re del tennis planetario e il principe azzurro che va all’attacco del suo solido trono. Djokovic è il numero 1 del mondo. A fine stagione festeggerà le 400 settimane complessive in vetta alla classifica. Un altro record per il 36enne serbo. Jannik Sinner 22 anni, è il numero 4 del mondo: da record il suo successo sul greco Tsipras; un match dall’ascolto eccezionale (4,1% di share su Sky). L’altoatesino vuole sfruttare la grande occasione, consapevole che la sua crescita è in costante sviluppo.
Sinner ha svolto un gran lavoro tecnico per migliorare il servizio; ha perfezionato il dritto, una esecuzione essenziale, la principale fonte di reddito. Ma il suo colpo migliore è senza dubbio il rovescio, un colpo perfettamente impostato, l’apertura è controllata, il movimento è semplice e lineare, le braccia distese al punto giusto al momento dell’impatto, come dice Paolo Bertolucci. Da perfezionare la volee: la rete non è il suo territorio. Tuttavia ha fatto progressi anche su questo con tanto lavoro e molti esercizi specifici. Comunque le esecuzioni volanti, come dice il suo allenatore, non saranno mai il suo luogo di residenza.
Il serbo arriva all’appuntamento da campione in carica dopo il trionfo di Parigi Bercy. Naturalmente vuole mettere il cappello anche su questo torneo superando Federer. Non è il rullo di un tempo ma ha tecnica, carattere e carisma. È l’unico tennista ad aver vinto tutti i tornei Masters 1000 mettendo assieme 40 titoli. È primatista di Slam vinti con 24 successi davanti a Nadal (22) e a Federer (20). Il primo Slam in Australia nel 2008 dove ha vinto 10 volte; l’ultimo nel 2023 allo US Open. Nel suo ricco palmares ci sono anche i 7 trionfi di Wimbledon e i 3 al Roland Garros. Ovviamente ha guadagnato più di tutti con un bilancio che si commenta da se’: 1.082 vittorie e 211 sconfitte. Ha messo insieme 176 milioni di montepremi. È stato anche allenato da Agassi, ora c’è Goran Ivanisevic.
L’azzurro dice: “Quella con Nole sarà una sfida, una prova per tante cose messe insieme che mi dirà dove sono realmente”. Sinner conta molto sulla passione che si respira al PalaAlpitur di Torino. Un sentimento popolare che può essere accostato ai grandi del passato come Tomba e Valentino Rossi. Aggiunge Sinner: ”È bello vedere queste cose: i miei manifesti che hanno invaso Torino. La passione non è solo per me, ma per il tennis in generale. La stagione che ho giocato mi ha autorizzato a venire qui con un atteggiamento positivo. Sono arrivato in anticipo, una settimana prima del torneo, per abituarmi alle condizioni. Spero di poter continuare nel modo in cui ho giocato contro Tsipras. Nole ha avuto una stagione pazzesca, ha vinto 3 Slam, è il numero uno indiscusso. Sono contento di affrontarlo di nuovo”. È il caso di ricordare che nei precedenti 3 scontri diretti Djokovic ha sempre vinto, a Montecarlo e a Wimbledon.
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