Sinner vince ancora e vola ai quarti di finale del torneo di Rotterdam. Ha battuto in 3 set il francese Gael Monfils (6-3, 3-6, 6-3) non senza fatica. Ha lasciato per strada un set ad un avversario in serata di grazia. Ma alla fine, consapevole dei suoi mezzi, Jannik ha conquistato una vittoria facendo ricorso alla propria forza psicologica. Ora è sempre più vicino al n. 3 del ranking mondiale. E stasera proverà a vincere la 13esima partita consecutiva. Alla fine del secondo set Sinner si è più volte toccato il gomito destro suscitando allarme nel suo staff. Ma ha tranquillizzato tutti dicendo: ”Solo un indurimento, non sono preoccupato”.
POTENZA E MUSCOLI DEL NUOVO JANNIK – È un Sinner diverso da quello che eravamo abituati a vedere. Dopo una preparazione fisica, affidata a Umberto Ferrara, ora l’azzurro si ritrova 3 chili in più, più elasticità, più resistenza. La svolta è avvenuta dopo la sconfitta al Roland Garros. Da allora ha intensificato il lavoro fisico. Ha rivisto la dieta ed i risultati sono puntualmente arrivati. A Rotterdam Jannik sta confermando il suo stato di grazia. È dal 19 novembre che non perde. Ha vinto finora 11 tornei (miglior italiano nell’Era Open). Ha messo nel mirino il 12esimo.
STASERA IN CAMPO CONTRO RAONIC – Alle 21 Jannik si gioca la semifinale con un veterano del tennis: il canadese Milos Raonic 33 anni, 309 ATP. Per 3 anni (2014-2017) Sinner è Raonic hanno condiviso lo stesso allenatore Riccardo Piatti. Un ragazzino altoatesino e un campione affermato di origine montenegrine che aveva raggiunto la finale di Wimbledon nel 2016. Ora i due amici si ritrovano nell’arena di Rotterdam. È vero che Milos è sceso al n. 309 del mondo e che è in tabellone grazie al ranking protetto, ma non va sottovalutato. Agli ottavi ha battuto Bublik uno dei giocatori più caldi del momento. Raonic ha vinto con 12 ace e l’88% di punti con la prima. Il suo servizio è sempre temibile.
Comunque Sinner resta largamente favorito, il pubblico è tutto con lui. Dopo il match con il francese, Jannik ha dedicato un momento a un bimbo arrivato con i genitori dalla Sicilia solo per vedere lui. Si è fatto fare foto e video circondato dall’affetto del pubblico. Sinner soddisfatto ha detto: ”Mi piace, è bello sapere che ci sono bimbi così piccoli che fanno il tifo per me. Perché a quella età non stanno a guardare il tennis o le vittorie, ma la persona. Questa è la cosa che mi interessa di più, essere apprezzato come essere umano ancora prima che come giocatore di tennis”. Chapeu.
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