Jannik Sinner ha rischiato grosso ma ha battuto anche il talentuoso Rune in 3 set 6-4,6-7,6-3. Ancora una volta il danese lo ha fatto soffrire col gioco e con le sceneggiate. Anche stavolta l’ha buttata in caciara destabilizzando Sinner e graffiando la sua calma dominante. Un match in cui Sinner troppe volte ha lasciato l’iniziativa a Holger, scatenato come un ossesso nonostante le 5 ore di match giocate il giorno prima. Ne è uscita una partita sul filo in cui Jannik ha addirittura sciupato 2 match point nel secondo set; ha poi chiuso il terzo alzando il livello da fenomeno.
È accaduto anche questo: animi roventi. Il danese infastidito dal tifo in favore dell’altoatesino ha rivolto un gesto con la mano a rappresentare il chiacchiericcio fastidioso ai suoi danni. Un comportamento sanzionato con warning dal giudice di sedia. Rune non pago della decisione, ha chiesto l’intervento del supervisor per far valere le proprie ragioni nel trambusto generale. È il caso di ricordare che il giovane danese non è nuovo a comportamenti del genere mirati a togliere la concentrazione al suo avversario. Di più: Rune si è seduto sulla sedia e ha minacciato di non proseguire nel confronto per mostrare tutto il proprio dissenso rispetto a quanto stava accadendo. Il tutto in una fase decisiva del secondo set visto lo score di 6-4 nel primo set. Questo atteggiamento gli e’ costato un fiume di fischi quando è uscito dal campo senza fare alcuna dichiarazione.
Passata la burrasca danese l’azzurro affronterà in semifinale il greco Tsitsipas che si è sbarazzato in 2 set (6-4, 6-2) del russo Karen Khachanov. Serafico come sempre Sinner ai microfoni di Montecarlo subito dopo il match: “È sempre difficile battere Rune. Sono contento di come è finita. No, non ho abboccato alle sue provocazioni, ho badato solo a me stesso, al mio gioco. Per me non è successo niente. Cose che capitano. Ora spero di riposarmi per la semifinale. Oggi ho faticato più del solito”.